Recentementeho illustrato l’utilità di quelle strisce scure che si trovano sulle immagini del canale del Vapor d’Acqua. Senza dubbio uno dei motivi più importanti per cui bisogna notarle è poter individuare delle zone di forte instabilità: sebbene la loro traslazione verso una zona determini un netto miglioramento delle condizioni meteorologiche, nello sprint finale del fronte possono essere localizzate celle temporalesche nascoste e molto insidiose.
Individuarle è semplice. Si vedono. Attraverso l’immagine da satellite, è possibile capire che la convezione è considerevolmente pronunciata giusto sulla parte più avanzata della striscia nera: se la troposfera nei bassi strati è calda e umida si possono creare forti temporali.
Quando ci sono forti venti nella parte più bassa della troposfera si osserveranno violente raffiche nella zona di transizione dal chiaro allo scuro (relativamente alle immagini da satellite). Questa è proprio l’area dove l’instabilità è ai massimi livelli per i fronti freddi e occlusi.
La convergenza frontale causa delle anomalie negative di omega (le velocità verticali). Di conseguenza si instaura subito la convezione e il risultato è un mixing di aria veloce che arriva dall’alta troposfera e spesso anche dalla stratosfera.
Il fronte freddo tra Francia e Germania è praticamente un Katafronte. Nell’immagine di lato potete notare la sezione verticale del fronte (clicca sopra per ingrandire): si nota il passaggio tra pixel neri e bianchi (passaggio del fronte) dove la linea arancione aumenta rapidamente; ingrandendo l’immagine si nota anche la forte intrusione di aria dall’alto lungo il fronte, con un notevole gradiente di velocità verticali (ecco le forti raffiche).
A cura di Giancarlo Modugno