Qualche temporale è previsto per la serata di domani a causa di un fronte che si porterà nella notte verso est e verso sud.
A livello di instabilità riporto in basso le principali mappe relative all’instabilità notturna.
Si analizzi in primis l‘indice Thompson, buon indicatore della possibilità di formazione di temporali e che nasce dal Whiting Index (già visto in questo post) In particolare notiamo che vi è una vasta zona sulla Pianura Padana con valori tra 30 e 35, il che si interpreta con una probabile formazione di temporali. Qualche linea di instabilità è prevista anche a cavallo tra la Toscana e il Lazio.
Un consiglio fondamentale che mi sento di dare sempre è confrontare più informazioni e più mappe, nonché più modelli. Abbiamo sempre bisogno di più conferme per effettuare un’analisi meteorologica completa e per lo meno con un margine di sicurezza maggiore di quello di incertezza.
Una mappa da sola non dà una previsione, proprio come una “rondine non fa primavera”. Questa volta confronteremo solo due mappe per capire dove effettivamente c’è più probabilità di formazione di temporali.
Per fare questo introduciamo il Lifted Index, un altro indice temporalesco molto utile che viene utilizzato anche nel calcolo del Thompson Index. Il LI non è altro che la differenza di temperatura tra la particella d’aria che viene sollevata adiabaticamente e la temperatura dell’ambiente a una data altezza nella troposfera, solitamente la 500 hPa (circa 5500 mt). Quando i valori sono positivi allora l’atmosfera è stabile, altrimenti se sono negativi allora è instabile.
Possiamo creare una legenda per ricordare a quali condizioni corrispondono i diversi stadi di stabilità e instabilità.
- LI > 6, Condizioni molto stabili;
- 1 < LI <6 , Condizioni stabili;
- -2 < LI < 1, leggermente instabile, temporali possibili se c’è sollevamento (magari forzato dalla presenza di ostacoli orografici);
- -6 < LI <-2 , instabile, temporali probabili che possono diventare forti in presenza di sollevamento forzato;
- LI < -6, molto instabile, possibili forti temporali.
Detto ciò possiamo analizzare la mappa qui appena postata. La zona di maggiore interesse è quella dell’Emilia Romagna, a Ovest di Bologna, dato che avevamo ristretto l’analisi alla Pianura Padana dato l’indice di Thompson. Qui i valori del LI sono nell‘intorno di -2, quindi vi è la possibilità che si formino temporali e in particolare abbiamo una sorta di “certezza” se pensiamo che vi è anche la possibilità di sollevamento a causa della presenza dell’Appennino.
Altra storia invece per la Pianura più orientale: i valori del LI sono più alti, addirittura positivi, quindi se sono attese piogge allora saranno per lo più di tipo frontale.
A cura di Giancarlo Modugno