Ci siamo lasciati domenica scorsa con la previsione che i setti giorni appena passati sarebbero stati instabili e difatti i disagi sono stati molti, a partire dal Nord Est, passando per il Lazio (dove c’è stato un evento che definirei sicuramente storico e di cui presto pubblicheremo una “collezione” di mappe del giorno) e finendo com’è consueto al Sud.
Questa nuova settimana entrante non sarà molto diversa. I primi tre giorni saranno totalmente instabili, con alternanza tra Centro Nord e Sud, Giovedì e Venerdì una tregua con cieli soleggiati(tranne localmente al Sud) e Sabato prossimo probabilmente ci sarà una… ricaduta.
L’attenzione per questo andrà ai giorni di Martedì e Mercoledì, particolarmente propensi a lasciarci qualche sorpresa meteorologica. Dal sito del Centro Meteo Italiano si legge per Martedì al Nord:
Saccatura Atlantica arreca condizioni di forte maltempo esteso con abbondanti precipitazioni; nevicate a partire dai 1300 m in aumento fino i 2000/2200 m. Temperature: in diminuzione le massime sui settori di pianura, in aumento nei valori minimi. Venti moderati o forti a rotazione ciclonica. Mari molto mossi o agitati.
Effettivamente per quel giorno le correnti in quota sono tali da permettere l’entrata violenta sulle regioni del Nord Tirreno. Il modello ECMWF, ottimo per l’analisi a Medio Termine, mostra un campo di divergenza sulle regioni del versante tirrenico a causa dell’avvicinarsi della saccatura dell’Europa Occidentale. La divergenza in quota, ricordo, aiuta la convergenza al suolo, il che per la conservazione della massa provoca delle correnti ascensionali, fondamentali per la formazione della pioggia. Inoltre, se il Lifted Index è alto e si incontrano ostacoli orografici allora si va incontro (nelle zone interne montane) a fenomeno di pioggia molto intensa nonché temporali.
La situazione è veramente particolare e si spera che cambi perché è una di quelle configurazioni che richiama energia da tutte le parti portando a eventi alluvionali. Con le correnti al suolo di scirocco non sarà solo il Tirreno a impattare con le correnti instabili bensì anche il Nord, con particolare attenzione al Nord Est, direttamente interessato dalle correnti che arriveranno umide dall’Adriatico.
A cura di Giancarlo Modugno