Ancora una volta analizziamo la divergenza e la convergenza, proprio come fatto la scorsa settimana, il che ci ha dato l’opportunità di notare i forti fenomeni temporaleschi sul Tirreno settentrionale e sulla Liguria.
La mappa utilizzata è la solita carta del geopotenziale a 500 hPa, fornita in questo caso sempre dall’ECMWF e con la quale ci siamo trovati bene la settimana scorsa. Ricordo, infatti, che per il medio termine questo modello meteorologico inglese è ritenuto molto affidabile.
Guardate le analogie tra la mappa prevista il 22 per il 25 Ottobre e quella nuova di oggi per il 4 Novembre (sebbene sia da tenere presente che il lasso temporale di previsione questa volta è maggiore).
Le analogie sono evidenti: struttura a blocco a scala globale identica (anticiclone atlantico – saccatura atlantica – alta pressione europea); stessa apertura del geopotenziale sul mar Ligure e Tirreno settentrionale, sintomo della forte divergenza in quota con relativa convergenza al suolo, estremamente favorevole all’instabilità SOPRATTUTTO (perdonatemi il maiuscolo…) in presenza di orografia come per la Liguria; forte flusso in senso meridiano delle masse d’aria umide, in particolare in presenza dei mari ancora caldi. Potete approfondire sul nostro WIKI il concetto di convergenza e divergenza
Per il giorno dopo, inoltre, il flusso in quota dovrebbe presentarsi più intenso rispetto alla settimana appena passata e di conseguenza il Centro potrebbe essere interessato da piogge più intense (nella zona di Roma il 26 Ottobre appena passato il maltempo è durato intorno alle 2-3 ore con accumuli tra i 20 e 30 mm sparsi, quindi immaginiamo a cosa potremmo andare incontro).
Dal profondo del cuore speriamo che questo articolo possa essere d’aiuto e di prevenzione, nel limite del possibile e a volte, vedendo ciò che è successo in passato, alcuni di noi che fanno questo mestiere sperano vivamente di sbagliare le previsioni perché le calamità naturali sono troppo devastanti, soprattutto dal lato “umano”…
A cura di Giancarlo Modugno