Abbiamo pubblicato un’allerta meteo per il Piemonte, mentre intanto sulla Liguria ci sono ingenti accumuli (parziali 215 circa su Genova mentre sto scrivendo con locali punte di 366 mm) e sembra non voglia smettere a causa di una grossa cella autorigenerante grazie all’energia di richiamo proveniente dal mare (anzi la previsione è che continui e incrementi in serata).
L’evento meteorologico è molto particolare, il terzo in 15 giorni in una stagione che può dare ogni anno grosse sorprese.
Prima di parlare didatticamente della situazione sinottica voglio spiegare l’allerta di domani:
– valori di instabilità molto alta, addirittura il Thompson che supera i 40°C, unendo una linea instabile che arriva fino al Basso Tirreno; una configurazione che sinceramente avrò visto una o due volte nella vita (forse);
– venti e flussi umidi che convergeranno perpendicolarmente alla catena montuosa, facilitando lo stau;
– umidità in quota elevatissima (mappa in basso) con velocità verticali attive;
– precipitazioni e accumuli che nei LAM superano i 70 mm in ogni arco orario tipico (6-12, 12-18,18-00, ecc) per almeno 20 ore di seguito
La situazione peggiora se si considera anche il lato geologico: l’ultimo periodo è stato molto secco per quanto riguarda il Piemonte, con le ultime perturbazioni che hanno (in media) saltato letteralmente la regione e così i terreni sono diventati più “duri”; in questo modo le piogge faticheranno ad essere assorbite e potrebbero creare veri e propri allagamenti.
Giancarlo Modugno