Ho voluto utilizzare un titolo scherzoso per mostrare una situazione meteorologica abbastanza pericolosa ma che così possa apparire chiaro che riguarda la Sardegna. Purtroppo non solo. Analizziamo l’evoluzione meteorologica.
Un paio di giorni fa è apparsa la mappa che vedete a sinistra, un WRF pubblicato dal sito www.centrometeo.com nella quale si mostra la previsione a 120 ore di pressione e precipitazioni. Tante ore di distacco per poter emanare un minimo di allerta meteo, anche perché è normale e può capitare tranquillamente che a tante ore di distanza possano inserirsi instabilità di natura modellistica e quindi nascano questi vortici impressionanti che non portano nulla di buono. A volte, invece, capita che queste instabilità si realizzino per metà (come è capito due mesi fa sullo Ionio). A ogni modo è buona abitudine controllare queste anomalie.
Una configurazione del genere è capace di portare sia fortissime piogge, soprattutto a ridosso dei rilievi, sia venti tesi che raggiungono valori simili a quelli che si trovano in un uragano di categoria 1, quindi è importante monitorarli. In maniera un po’ scherzosa per via del grande lasso temporale tra l’inizializzazione e la previsione e per il fatto che passasse per la Sardegna allora l’ho battezzato “Uragano Carasao“.
Dopo due giorni qual è la situazione? Innanzitutto il minimo di pressione c’è ancora ed è proprio a ovest della Sardegna. Potete notarlo nella mappa di Meteocentre.com qui a sinistra. Si nota che le isoterme (linee rosse tratteggiate) intersechino le isobare al suolo (linee nere) e quindi è in atto una situazione di baroclinicità, come spiegato anche da Luca Mennella in questo post. Questo significa che l’instabilità è ancora attiva e purtroppo alta.
A ogni modo, a due giorni di distanza si notano molte analogie con la previsione per lo stesso periodo (ovvero l’8 Novembre), solo che il nucleo instabile viene previsto una decina di ore prima rispetto ai run di 2 giorni fa.
Questo può sembrare normale dato che con i minimi di pressione già da un run all’altro si può cambiare la localizzazione di una cinquantina di chilometri se non più.
A questo punto ecco la previsione di oggi per Martedì 8 Novembre sempre dello stesso modello.
Il nucleo di bassa pressione resiste e si nota un gradiente barico di 12 mb in circa 250 -300 km. Il problema non è solo “sardo” ma anche piemontese e ligure: si instaurerebbero venti ancora una volta sciroccali sul Nord Ovest, reiterando il maltempo di questi giorni che dovrebbe iniziare a scemare di suo domani sera. Purtroppo se questo minimo non si sposterà ancora (visto che oramai si capisce che non è una instabilità modellistica dato che permane in molti run) allora la Sardegna rischia molto, dal punto di vista meteorologico.
Infine riporto una mappa del Centro Meteo Italiano con elaborazione dei dati GFS sempre per l’8 Novembre 2011
A cura di Giancarlo Modugno