Ieri sera era atteso un’ulteriore peggioramento delle condizioni atmosferiche che avrebbe colpito in particolar modo Liguria, Piemonte, Corsica e Sardegna.
Era previsto un aumento del richiamo sciroccale dovuto all’approfondimento della saccatura ad ovest della Sardegna il quale ha favorito un ulteriore intesificazione delle precipitazioni per via dello stau nelle zone pedemontane della Lombardia.
Inoltre essendo lo scirocco un vento caldo umido la quota neve è salita ulteriormente aggravando la situazione.In particolare modo è interessante notare come si sia sviluppata una grossa linea frontale di temporali, che ieri sera ha colpito Corsica e Sardegna, nella quale si sono registrati i primi forti accumuli. Questo è dovuto ad un’atmosfera particolarmente instabile per via della forte baroclinicità.
Generalmente la boroclinicità esprime la stratificazione di un fluido( e di conseguenza è un’ottimo indicatore della stabilita o instabilità di esso. Siamo in presenza di un’atmosfera barotropica quando la pressione risulta essere costante sulle superfici di densità, ciò implica che il campo di densità del fluido è omogeneo, e quindi il gradiente di pressione risulta essere parallelo a quello di densità ( implica un’atmosfera stabile e stratificata). Invece siamo in presenza come nel nostro caso in una atmosfera baroclina quando le isobare si intersecono perpendicolarmente alle isoterme e quindi la densità dipende dalla pressione e dalla temperatura. In questo caso il gradiente di pressione e quello di densità risultano non essere paralleli. In questa situazione il gradiente di pressione esercita la stessa forza su elementi di fluido a densità diversa imprimendogli delle accelerazioni diverse. Queste accelerazioni fanno si che il gradiente di densità tende ad allinearsi a quello di pressione inducendo una rotazione nella struttura del fluido. Di conseguenza l’atomosfera risulta essere instabile.
Ciò è particolarmente evidente nella carta sinottica sopra postata.
Articolo a cura di Luca Mennella