Nel nostro paese le alluvioni sono le calamità naturali più ricorrenti,nell’ultimo cinquantennio se ne sono verificate circa 150.
Inoltre negli ultimi anni si è registrato un incremento di tali eventi in intensità e frequenza.
La frequenza di questi eventi è strettamente legata all’orografia, infatti il nostro territorio per l’80 % è costituito da montagne e colline con pendii lungo i quali scorrono centinaia di fiumi e torrenti, inoltre la caratteristica struttura delle Alpi e dell’appennino fanno si che quando si creano determinate configurazioni bariche favoriscono e non di poco l’effetto stau. Infatti le zone più piovose d’italia sono la fascia prealpina e l’alto tirreno (Lunigiana, la zona delle 5 terre e tutto il comparto situato in prossimità dell’appennino ligure e toscano).
La presenza del Mar Mediterraneo da un ulteriore contributo in termini di umidità.
Infatti le acque del Mediterraneo sono relativamente calde,volendo fare un paragone,mediamente tre/quattro gradi più calde delle acque del vicino oceano Atlantico a parità di latitudine. Quindi, quando una massa d’aria di origine Atlantica (fresca e instabile) raggiunge il Mediterraneo, si instaurano notevoli contrasti termici tra la superficie del mare e gli strati d’aria a contatto con questa favorendo la formazione di sistemi nuvolosi ben organizzati (Vedi il TLC sul golfo del Leone che ha causato l’alluvione a Genova) che apportano piogge e temporali di forte intensità.
Statisticamente i mesi di ottobre e novembre sono i mesi più piovosi in italia, quest’anno non è stato proprio cosi,infatti durante questi due mesi si sono intervallati lunghi periodi di alta pressione a vere configurazioni alluvionali (in meno di un mese sono state colpite, in ordine, Spezzino e Lunigiana (25 ottobre) , Genova (4 novembre) , Barcellona Pozzo di Gotto,Merì e Saponara (22 novembre) ), purtroppo questi eventi oltre a causare danni hanno provocato numerose vittime in tutte e tre le zone sopra citate.
L’incredibile frequenza di questi eventi è da imputare alla configurazione barica attuale presente sul comparto europeo.
Il blocco anticiclonico (massimi barici fino a 1040 Hpa) presente sul nostro continente impedisce il moto regolare delle perturbazioni atlantiche (da ovest verso est ) quindi queste hanno trovato sfogo alle basi del suddetto anticiclone (ndr basse latitudini mediterranee),inoltre i richiami sciroccali (carichi di umidità dopo aver attraversato il Mediterraneo) hanno incrementato l’intensità delle precipitazioni apportando accumuli precipitativi in stile alluvionale. Un esempio può essere la rain/ratio misurata a Pontremoli (MS), 70-80mm /h durante l’alluvione del 25 ottobre.
A cura di Gaetano Genovese