Qualche settimana fa l’ “Environmental Research Letters” ha reso noto uno studio, (guidato da Grant Foster e Stefan Rahmstorf ) avente come oggetto una nuova analisi di cinque serie storiche , a livello globale (oceani e terre emerse).
Foster e Rahmstorf hanno rimosso la variabilità a breve termine dovuta all’Enso, ai cicli solari e alle eruzioni vulcaniche. Dopo aver “corretto” i dati, le cinque serie storiche sono risultate più compatibili rispetto alle precedenti analisi. E’ così in quanto la “variabilità” differisce fra le serie; per esempio i fenomeni legati al Niño influiscono maggiormente sui dati satellitari , e meno rispetto alle temperature in superficie. Dalle cinque serie storiche “corrette” risulta che il 2009 e il 2010 sono stati gli più caldi mai registrati.
Nel frattempo, l’Organizzazione Mondiale della Meteorologia ha recentemente pubblicato un “Rapporto provvisorio sullo stato del clima mondiale” per il 2011. E’ stata allegata una prima stima sulla temperatura globale dell’anno in corso:
Si sta riscontrando (più o meno in sintonia con l’analisi di Foster e Rahmstorf), che gli effetti della Niña hanno reso relativamente “freddo” il 2011 (relativamente, perchè rischia di classificarsi fra i dieci anni più caldi mai registrati). Sempre in base a queste previsioni, sarà l’anno più caldo in regime di Niña dall’inizio delle osservazioni.
A cura di Giuseppe Conteduca
*Articolo tratto da www.realclimate.org