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La Turbolenza

15 Gennaio 2012, ore 23:32

foto da http://digilander.libero.it/entretejido/ae/turbolenza.jpg

È consuetudine sentirsi dire da qualcuno poco esperto in materia dopo aver effettuato un volo che durante il tragitto  si siano verificati “vuoti d’aria”. Esistono davvero i vuoti d’aria? Nei prossimi articoli spiegherò il fenomeno delle turbolenze e perché vengono chiamate “vuoti d’aria”.

DEFINIZIONE: La turbolenza, è l’insieme di scossoni cui è soggetto un aereo in volo quando incontra correnti discendenti o raffiche di vento.

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La turbolenza viene divisa in base ai fenomeni meteorologici che la producono.
Meccanica,provocata dall’attrito sperficiale, o dalle onde di montagna.
Convettiva, generata dai temporali
CAT ossia Clear air turbulence ( turbolenza in presenza di aria chiara)
Wind shear, cambiamento repentino del vento in maniera orizzontale o verticale (parlerò in un articolo separato di questo fenomeno, per la sua quantità di informazioni da dare).

Vediamo in dettaglio ciascuno di questi casi.

TURBOLENZA CONVETTIVA
Come dice il nome stesso, la turbolenza convettiva è prodotta dalla coesistenza delle correnti ascendenti e discendenti generate dai moti convettivi. L’attività convettiva è maggiore nelle ore più calde del giorno, specialmente nel periodo estivo, sui terreni collinosi e montuosi. Biglietto da visita delle correnti ascendenti, sono le nubi cumuliformi, formandosi sulla sommità alla quota di condensazione.
La turbolenza convettiva è presente sotto e dentro i cumuli mentre al di sopra l’aria è calma.

TURBOLENZA MECCANICA
E’ dovuta dalla presenza di piccoli ostacoli nelle vicinanze per esempio di un aeroporto. In questo caso, sottovento al flusso dll’aria possono formarsi dei vortici dovuti alla rottura del flusso laminare, generando turbolenza.

ONDE DI MONTAGNA (MTW)
Le onde di montagna o Mountain waves si formano quando il flusso del vento si scontra con una catena montuosa. La formazione è facilitata quando la direzione del vento è perpendicolare alla catena, quando lo strato d’aria è stabile al livello della catena, e quando il vento è di almeno 25 nodi orari in aumento con la quota.

CAT (clear air turbulence)
La CAT si verifica prevalentemente in quota, a circa 6km e in aria priva di nubi da cui prende il nome appunto. I fenomeni meteorologici associati alla CAT sono:
-corrente a getto (jet stream) ossia una forte corrente in quota concentrata lungo un asse quasi orizzontale;
-la topopausa;
-depressioni in quota;
-le onde di montagna.

 

Articolo a cura di Alessandro De Angelis