Previsioni Meteo Fine Gennaio. Da un po’ di settimane trovo interessante studiare le anomalie nelle frequenze di oscillazione dei principali indici atmosferici. In particolare capire se sono presenti eventuali trend o basse frequenze che possano influenzare il tempo nel lungo e lunghissimo termine.
Qualche esempio di analisi lo avrete letto qui; ne ha parlato anche Enrico Robustelli (staff InMeteo) in questo articolo.
Per i non “addetti al settore” si parla di Indici Teleconnettivi, ovvero dei “numeri” che danno un’indicazione dei possibili modi in cui si dispongono le configurazioni bariche (anticicloni e cicloni) e quindi come si spostano le masse d’aria a grande scala.
In particolare sono interessanti l’AO (Oscillazione Artica) e la NAO (North Atlantic Oscillation), ovvero quello che accade nei pressi del Polo Nord e sull‘Oceano Atlantico nell’emisfero boreale. In un altro articolo vedremo che non sono gli unici indici importanti per l’Europa, però già con questi si possono fare buone previsioni, anche a lungo termine.
Intanto possiamo vedere cosa potrebbe aspettarci il fine mese.
La situazione attuale presenta un regime di AO leggermente positiva e di NAO abbastanza positiva. Tradotto in parole semplici una buona predisposizione delle correnti atmosferiche per il flusso zonale e per il predominio dell’alta pressione (come possono confermare tutte le mappe della pressione attuale).
Le previsioni, rappresentati nel grarifco mediante ensemble (ovvero più configurazioni dello stesso stato atmosferico), mostrano un deciso richiamo verso un regime di AO negativa e di NAO quasi neutra per fine mese, sebbene per la AO sia prevista anche una piccola “pausa” neutra-quasi positiva intorno al 20-22 Gennaio. Cosa comporta questa tendenza?
L’AO negativa rappresenta la possibilità di assistere a flussi che si dispongono da Nord verso SUD e viceversa. Quindi questo lascia spazio anche alle incursioni gelide e quindi rappresenta una condizione “necessaria” ma non “sufficiente” per l’arrivo di perturbazioni con grandi nevicate.
Ottenere una condizione quasi “sufficiente” dovremmo studiare anche l’indice NAO: in questo caso sembra che si presenti un deciso e graduale declino fino agli inizi di Febbraio, quando la percezione è che vi siano tre diverse ipotesi equiprobabili, quindi nulla di interessante. Anzi, visto l’imbarazzante andamento della circolazione negli ultimi tempi non è forse troppo azzardato dire che probabilmente ci si ritroverà nuovamente in regime di NAO positiva.
I “giorni della merla” sono famosi per essere tra i più freddi dell’anno. Quest’anno sarà così? La possibilità che sia un periodo perturbato c’è, è evidente dalla negatività dell’AO. Tuttavia, una poco incisiva e persino poco probabile predisposizione della NAO non permette di assicurare che la perturbazione in arrivo possa essere gelida, anzi non è detto che non arrivi da Ovest con formazione di minimo orografico al Nord.
Infine, bisogna aggiungere che la posizione del vortice polare non aiuta e nelle prossime 48-96 ore si mostrerà abbastanza insensibile a eventuali modifiche drastiche che aiuterebbero a fine mese per l’arrivo di colate gelide. Quindi per ora “gustiamoci” dei blandi (rispetto a quello che ci aspetteremmo) passaggi perturbati nei prossimi due week end che porteranno pioggia sparsa ma senza particolari fenomeni intensi e neve ma solo dalle colline in su.
A cura di Giancarlo Modugno