Gli ultimi aggiornamenti modellistici confermano una massiccia irruzione di aria siberiana invadere anche la nostra penisola nei primissimi giorni di Febbraio.
In articoli precedenti vi avevamo detto, nelle nostre analisi sul medio-lungo termine, che tale azione continentale avrebbe portato i suoi effetti anche in Italia, dopo aver fatto piombare la Russia e tutta l’Europa dell’est nel gelo. In effetti sarà così, ora ci sentiamo di confermarlo e, senza esagerare negli allarmismi, informiamo in particolare i non addetti ai lavori che si tratterà di un’ondata di freddo molto severa che potrà causare disagi soprattutto alla circolazione stradale. Stando alle ultime proiezioni, le zone più colpite in termini di freddo e quindi di nevicate, dovrebbero risultare quelle del centro Italia, e forse del nord-est. Romagna, Toscana, Umbria, Abruzzo in primis.
L’ingresso di temperature molto fredde in quota, ed anche al suolo (condizione tipica dell’aria siberiana-continentale) è previsto per il giorno 1, come si evince da questa mappa (modello americano GFS). Nel frattempo è prevista anche una depressione piuttosto intensa nel cuore del Mediterraneo. E’ questa bassa pressione, prevista in movimento dal Tirreno verso lo Ionio, che determinerà nevicate diffuse, via via fino al piano entro la fine della giornata (1 Febbraio), sulle zone adriatiche, maggiormente esposte, e a quote molte basse sulle zone tirreniche. E’ possibile anche un coinvolgimento della bassa Pianura Padana e Liguria. Nevicate che proseguiranno probabilmente il 2 Febbraio, ed anche il giorno seguente, Venerdì 3 Febbraio, intensificandosi e divenendo abbondanti in molte zone, anche costiere. (Attendibilità 40-50%).
E’ presto per entrare nei dettagli, ma al momento questa ci sembra una previsione più che verosimile. Tuttavia, anche un lieve spostamento del minimo, e un’entrata leggermente diversa della saccatura fredda, può determinare una distribuzione differente delle nevicate, e favorire alcune zone a scapito di altre, e tempistiche diverse.
Seguite i prossimi aggiornamenti.
Articolo a cura di Francesco Ladisa