Ancora gelo e neve in arrivo
Brutte notizie per l’Italia, e in particolare gli abitanti del Centro Italia. E’ ormai quasi certa una nuova irruzione di aria molto fredda direttamente dall’Est Europeo. Come mostrato nella seguente cartina, valida per il 9 Febbraio, (modello matematico GFS) un impulso gelido in quota, con valori fino a -40 a 500hpa, si “lancerà” direttamente sulla nostra penisola dalla porta dell’Est, quindi stavolta prettamente dalla porta della Bora.

Ponte di Wejkof fra Azzorre e alta pressione russo-scandinava. Ne conseguono altre retrogressiori di aria molta fredda verso Balcani e Italia
Situazione barica favorevole a nuove ondate di gelo, anche durature, alle nostre latitudini
E’ facile, e i modelli sono eloquenti in questo senso, aspettarsi la formazione di un minimo depressionario tirrenico, che si sposterebbe poi lentamente verso sud, sud-est, “allargando” il lago gelido sulla nostra penisola. Una situazione insomma molto simile a quella di qualche giorno fa, le cui conseguenze le stiamo ancora duramente pagando, col maltempo che nelle ultime ore sta imperversando soprattutto al centro-sud.
Tuttavia occorre aspettare ancora almeno 24-48 ore per valutare meglio l’evoluzione e capire più precisamente che traiettoria prenderà questo grande ammasso gelido in rotta verso il Mediterraneo.
Al momento stimiamo al 70-80% un’entrata, come mostrata dai principali GM (modelli globali), dalla porta della bora, con direzione centro Italia, e quindi regioni Adriatiche. Il sud rimarrebbe almeno in un primo momento un pò ai margini, e vedrebbe neve solo a quote medio-alte.
Disagi su disagi
Il pericolo maggiore sarà naturalmente la neve, che è prevista fra Venerdì e Sabato, di nuovo, abbondante più o meno nelle stesse regioni interessate dalle forte nevicate degli ultimi giorni, quali Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Lazio, Molise. Città come Bologna, L’Aquila, Ancona, Pescara rischiano nuovi forti accumuli, così come molte località dell’Italia centrale specie a ridosso degli Appennini (versante Adriatico).
Sarebbero quindi disagi. “Pioggia sul bagnato”, come si suol dire, anche se di pioggia non si tratterebbe. Ma di neve, che si andrebbe ad aggiungere a quella ancora presente, che non è destinata a sciogliersi, anzi in molte zone ghiaccia e ghiaccierà, date le temperature rigide previste. E sugli Appennini è già allarme slavine.
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Articolo a cura di Francesco Ladisa