Gelo vero, nessun sensazionalismo.
La mappa delle anomalie termiche di questa prima parte di Febbraio è eloquente: il freddo ha interessato diffusamente la nostra nazione registrando valori estremi soprattutto al settentrione.
Da precisare che molte aree meridionali sono rimaste spesso in periferia in questo evento gelido che tuttavia non ha portato valori termici estremi, come avvenuto in altri episodi storici del secolo scorso, anche a causa del ripetuto maltempo.
Come vediamo dalla tabella le località più colpite da temperature record per il mese corrente si ritrovano ad ovest della Penisola, eccetto Ronchi dei L., località tirreniche litoranee o molto vicino al mare e nordovest. È il risultato dei vari minimi barici sul mar Tirreno che hanno catapultato aria fredda nelle regioni suddette. Nei prossimi giorni con il miglioramento del tempo non si escludono temperature molto basse grazie all’effetto albedo dato il notevole e diffuso innevamento al Centro-nord.
Altrettanto importanti i valori minimi rilevati in Piemonte* e in Sardegna:
*(probabilmente non record per la serie storica breve o frammentaria)
Torino Venaria Reale -22,3°C il 06/02/2012
Cuneo Levaldigi -22,1°C il 07/02/2012
Casale Monferrato -21,3°C il 06/02/2012
Fonni Massiloi, Gavoi, Illorai hanno registrato -14,2°C il 05/02/2012 (sono poste a quote rispettivamente di 850, 833 e 882 metri di altitudine).
A cura di Sante Barbano