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Il 2011 in America settentrionale: un anno tiepido

29 Febbraio 2012, ore 14:44

in rosso aumenti superiori a 0,30 °C; in blu diminuzioni inferiori a -0,30 °C; in verde le variazioni comprese tra -0,30 e 0,30 °C

In questo articolo vengono analizzati i dati di 36 stazioni di misura delle temperatura della bassa atmosfera ubicate in America settentrionale. La fonte dei dati è il Goddard Institute for Space Studies della Nasa (www.giss.nasa.gov) e le stazioni considerate sono solamente quelle che hanno iniziato a registrare i dati nel quinquennio 1881-85, sono tuttora in funzione e mostrano interruzione continuative non superiori a 20 anni.

Ubicazione delle stazioni e periodo di misurazione

E’ innanzitutto da evidenziate che la quasi totalità delle stazioni considerate registra i dati dal 1881 (97,2%) e che il 44% delle stesse è ubicato in aree metropolitane (popolazione superiore a 1.000.000 di abitanti). E’ evidente, pertanto, che una non corretta valutazione dell’effetto “isola di calore urbana” inficerebbe in maniera irreparabile le analisi e le conclusioni del presente articolo.

Il posizionamento percentile delle temperature del 2011

Un primo parametro considerato è il posizionamento percentile della temperatura del 2011 nella serie temporale della stazione: un aspetto sicuramente importante è che solo il 3% delle stazioni è posizionato al di sotto del 5° percentile e che nel 19% dei casi si è al di sotto del 51° percentile, evidenziando che in queste stazioni la temperatura del 2011 si posiziona molto in basso nella classifica termometrica dell’intera serie di misurazione. E’ importante inoltre rilevare che la maggior parte delle stazioni (42%) sono ubicate tra il 31° ed il 51° percentile.

Il confronto con il 2010

Mediamente, passando dal 2010 al 2011, si è registrata una diminuzione di 0,40 °C con il 47% dei casi in cui si è registrata una diminuzione inferiore a -0,3 °C. Solo nell’8% delle stazioni è stato rilevato un aumento superiore a +0.3 °C. Gli estremi sono rappresentati dall’aumento di 0,62 °C (San Diego, California) e dalla diminuzione di -3,58 °C (Godthab, Groenlandia).

Il confronto con la media dell’intero periodo di misura

Nel 53% dei casi la temperatura del 2011 è risultata in aumento rispetto alle medie dell’intero periodo di misura; l’aumento medio è risultato pari a +0,38 °C. Gli estremi sono l’aumento di 1,53 °C (Boston, Massachusetts) e dalla diminuzione di -0,42 °C (Huron, South Dakota).

Il confronto con l’ultima media trentennale

Rispetto invece all’ultima media trentennale (1982-2011), la temperatura del 2011 è risultata stabile nella maggior parte delle stazioni (52,8%), con una variazione media pari a -0,02 °C. Gli estremi sono rappresentanti dall’aumento pari a +0,78 °C (Boston, Massachusetts) e dalla diminuzione di -1,12 °C (Bismarck, North Dakota).

Differenza con i valori massimi e minimi

La temperatura del 2011 è stata posta a confronto anche con i valori estremi registrati in ogni stazione. Rispetto al valore massimo, si è registrato uno scostamento medio pari a -1,67 °C con gli estremi di -0,26 °C (Nassau, Bahamas)  e -3,58 °C (Godthab, Groenlandia); rispetto al valore minimo, invece, lo scostamento medio è stato pari a +2,34 °C con gli estremi di +4,68 °C (Concord, New Hampshire) e +0,94 °C (San Francisco, California). Da questo parametro si evince come la temperatura del 2011 si sia posizionata, mediamente, molto più vicino all’estremo inferiore della serie.

I confronti tra le medie

Il confronto delle ultime due medie trentennali (1981-2010 e 1982-2011) mostra una perfetta parità tra stazioni con media in aumento e con media in diminuzione con una variazione media nulla, mentre il confronto tra la media generale al 2011 e quella al 2010 mostra un incremento nell’83% dei casi con un incremento medio di 0,01 °C.

Conclusioni

In America settentrionale il 2011 non è risultato un anno particolarmente caldo, con una diminuzione media di 0,40 °C rispetto al 2010 e di 0,02 °C rispetto all’ultima media trentennale ed un aumento medio di 0,38 °C rispetto alla media dell’intero periodo di misura. Nel 19% delle stazioni studiate la temperatura del 2011 si posiziona al di sotto il 51° percentile dell’intera serie termometrica.

Riccardo Viselli, Direttore scientifico CRC