Febbraio ha chiuso con temperature primaverili, quasi estive si potrebbe dire, in alcuni casi, al Nord-ovest.
Ci riferiamo in particolare al Piemonte, che dopo giorni di temperature miti, e in costante crescita, il 29 Febbraio, ultimo giorno del mese, ha visto la colonnina di mercurio impennarsi bruscamente.
Valori over 20, anche qualche record
Le temperature massime a quote comprese fra la pianura e la collina si sono diffusamente portate sopra i 20°, ma a far parlare di sè sono state Val di Susa e Cuneo, che rispettivamente hanno fatto registrare massime di 27,2°C e 26,6°C. Nel Cuneese e nel Torinese, valori quindi diffusamente vicini ai 25°. Temperatura record a Mondovì, sempre vicino Cuneo: 26°; battuto il precedente record di oltre 2° risalente al 1990, quando sempre a Febbraio si raggiunsero valori termici simili.
Caldo anche in Lombardia. A Chiavenna si sono raggiunti i 25 gradi.
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Perchè questo caldo?
Hanno contribuito a raggiungere queste temperature tardo-primaverili il campo di alta pressione che si è instaurato da parecchi giorni, con geopotenziali alti e termiche in quota nettamente sopra la norma; e il noto fenomeno del foehn, ovvero venti di caduta dalle Alture e dall’Arco Alpino, che hanno seccato la colonna d’aria, comprimendola verso il basso e determinando un gradiente verticale di circa 1° (aumento di 1° ogni 100 metri procedendo dall’alto verso i bassi strati atmosferici). I 14° ad 850hpa di Milano Linate sono un dato esplicativo, a riguardo.
I valori, sì diffusamente alti, ma con differenze di diversi gradi anche nel raggio di pochi chilometri, testimoniano l’incidenza del Foehn, e dei suoi “sbuffi”. Laddove questi erano più intensi la temperatura si è impennata con estrema facilità.
Fonte immagini: Arpa Piemonte
Articolo a cura di Francesco Ladisa