Sabato 31 marzo torna “L’Ora della Terra 2012” (Earth Hour), la quinta edizione del grande evento globale pensato e organizzato dal WWF in favore del clima. Prendendo spunto dal gesto simbolico di spegnere le luci di monumenti e luoghi simbolo, il WWF vuole coinvolgere cittadini, istituzioni e imprese in azioni concrete per dare al mondo un futuro sostenibile e vincere la sfida del cambiamento climatico. Un emozionante giro del mondo a luci spente attraverso tutti i fusi orari, tanto più importante perché cade nell’anno che l’ONU ha dedicato all’Accesso all’Energia Sostenibile e rappresenta il primo grande evento per il pubblico nella roadmap WWF di avvicinamento alla Conferenza di Rio+20 sullo sviluppo sostenibile.
Dalla prima edizione del 2007, che coinvolse la sola città di Sidney, l’iniziativa si è diffusa in ogni angolo del pianeta e nel 2011 è letteralmente esplosa, complice il tam-tam su web e social media, favorendo la partecipazione di quasi 2 miliardi di persone, 5200 città e centinaia di imprese e organizzazioni in 135 Nazioni. Monumenti simbolo come Piazza Navona, il Colosseo, il Duomo di Milano, ma anche la Tour Eiffel, il Cristo Redentore di Rio, il Castello di Edimburgo, la ruota panoramica di Londra (London Eye), il Ponte sul Bosforo, le avveniristiche Kuwait Towers, le Cascate Victoria e il grattacielo più alto di Pechino, coinvolgendo comuni cittadini, testimonial, istituzioni e imprese a intraprendere azioni concrete per ridurre la propria impronta sul pianeta.
Sabato 31 marzo, dalle 20.30 alle 21.30 il WWF invita tutti a spegnere le luci, ma si può fare di più. Tutti possono aderire all’iniziativa direttamente dal sito www.wwf.it/oradellaterra; fare il “passaparola” attraverso i social network; scaricare i banner per il proprio blog. Quest’anno sono 170 i comuni italiani che hanno già dato la propria adesione a “Earth Hour 2012”. Il 31 marzo si spegneranno, tra gli altri, la Cupola di San Pietro e Castel S.Angelo a Roma; il Pirellone e il Teatro della Scala a Milano; la Mole Antonelliana a Torino; Piazza San Marco a Venezia; il Duomo di Santa Maria del Fiore, il Battistero, Palazzo Signoria, Ponte Vecchio, Palazzo Sacrati Strozzi ed il Palazzo della Regione Toscana a Firenze; il Duomo di Santa Maria Assunta a Napoli; il palazzo del Municipio e il Ponte del Mare a Pescara; il Municipio, Piazza Martiri della Libertà e Corso San Giorgio a Teramo; Piazza Sant’Oronzo a Lecce. A spegnere le luci saranno anche uffici, negozi, case private e sedi istituzionali, mentre in decine di città lungo tutto lo stivale, saranno organizzate cene a lume di candela, eventi di piazza, iniziative speciali e visite serali nelle Oasi WWF per portare l’attenzione degli italiani su quanto il futuro sostenibile sia urgente e possibile.
Franco Probi