Passata Lucy, permane l’instabilità. Possibili temporali su Calbria e Campania.
Attualmente la depressione Mediterranea Lucy nel suo movimento zonale si è colmata e allontanata dalla nostra penisola, determinando un breve e parziale miglioramento delle condizioni meteorologiche. Tuttavia per il persistere di condizioni di blocco delle correnti zonali a causa dell’anticiclone delle Azzorre, continua l’afflusso di aria Nord Atlantica nel cuore del Mediterraneo. Afflusso d’aria che già in queste ore sta determinando un nuovo peggioramento. In particolar modo andremo a focalizzare la nostra attenzione sulle regioni Meridionali, dove durante la giornata odierna sarà possibile la formazione di temporali che andranno a colpire principalmente la Calabria e la Campania.
Osservando la mappa sinottica (non mostrata) , si nota la formazione di un nuovo minimo che molto probabilmente si sposterà molto velocemente verso Sud, richiamando dapprima aria più calda e umida proveniente dai quadranti Meridionali e successivamente aria più secca e fredda da Maestrale. Troviamo conferma di quanto appena detto dalla mappa dei venti al suolo, dalla quale, inoltre, si nota una linea di convergenza posizionata appena sopra il Golfo di Napoli.
Andando ad analizzare le mappe dell’umidità alle varie quote isobariche di 850 e 700 hPa notiamo che l’atmosfera su queste zone risulta ricca di umidità associata a moti verticali dell’aria.
Inoltre osservando le linee di flusso vediamo che queste impattano quasi perpendicolarmente con la catena montuosa Appenninica la quale favorirà l’ascesa delle masse d’aria e laddove vi saranno precipitazioni le amplificherà per via dello stau. Dalle informazioni appena fornite possiamo dedurre che abbiamo un’alta provabilità che su queste zone si avranno delle precipitazioni, e dando un’occhiata ai principali indici temporaleschi possiamo affermare che queste avverranno sotto forma di piccoli temporali sparsi e localizzati.
Infatti i principali indici appena mostrati si attestano su valori relativamente alti, ma non mostrano un pattern ben definito, ma appaiono bensì “spalmati ” su tutto il Meridione. Riassumendo: le regioni maggiormente interessate da questi fenomeni saranno Calabria e Campania, tuttavia non si esclude la formazione di celle temporalesche sparse su tutto l’arco Appenninico e il Meridione.
Articolo a cura di Luca Mennella