CARTE SIGNIFICATIVE IN QUOTA
Le carte significative sono così dette perché riportano la possibile presenza di fenomeni significativi, cioè pericolosi, per la navigazione aerea; alcuni esempi di questo tipo di carta possono essere qui visualizzati:
- esempio di carta significativa europea (ZIP, 89 KB)
- esempio di carta significativa africana (ZIP, 81 KB)
Passando ora ad esaminare in dettaglio un esemplare di carta significativa (europea, in questo caso, ma la regione non ha importanza) ed iniziando dall’intestazione, si notano, oltre al nome del Centro emettitore (qui non visualizzato), i riferimenti alla validità spaziale e temporale della carta stessa, ovvero sia ai livelli di volo che ne costituiscono il limite inferiore e superiore, nonchè all’ora UTC centrale di riferimento. Le carte significative hanno sempre una validità di sei ore, da tre ore prima a tre ore dopo rispetto all’orario riportato (Può eventualmente comparire anche l’indicazione H+x, a significare che la validità centrale della carta è di x ore successiva all’ora delle osservazioni utilizzate per la sua compilazione).
La validità spaziale è compresa tra FL250 e FL630 per le carte significative cosiddette dei livelli alti o SWH (Significant Weather chart High level) e tra FL100 e FL250 quelle cosiddette dei medi livelli o SWM (Significant Weather chart Medium level), destinate, queste ultime, a coprire limitate aree geografiche, sulla base di accordi a livello regionale. In particolare, il WAFC di Londra produce SWH per gli altri continenti (destinate quindi a voli di lungo raggio) e SWM per il continente europeo, ma con il livello superiore innalzato a FL450. Vengono infine prodotte, a livello locale, carte significative SWL (Significant Weather chart Low level) riferite a livelli di volo compresi tra il suolo e FL100 (FL150 nelle zone di montagna), che vengono spesso semplicemente indicate come low level, preferendo utilizzare il termine di carta significativa per quelle a quota superiore.
Ancora, si ricorda che i diversi livelli di volo indicano la quota al di sopra della superficie isobarica 1013,25 hPa, espressa in centinaia di piedi (in pratica: livello x 100 ft); così FL050 equivale a una quota di 5000 ft, FL100 a una di 10000 ft e così via.
Successivamente alla validità, viene la legenda delle altezze (tutte in livelli di volo) e delle velocità (tutte in nodi), accompagnata dall’avvertenza che le indicazioni di temporale (una specie di R maiuscola, con la punta a freccia) e di cumulonembo implicano sempre la presenza di turbolenza e ghiaccio da moderato a forte; a seguire, i tre simboli usati per evidenziare le altezze della troposfera (sempre in livelli di volo), con la specifica delle altezze massime relative (H) e minime relative (L).
Nei casi in cui si siano verificate eruzioni vulcaniche, con formazione di nubi di cenere o vapore, oppure eventi accidentali che abbiano provocato il rilascio di materiale radioattivo nell’atmosfera, i relativi simboli devono essere inseriti su tutte le carte significative (SWL, SWM e SWH) coprenti l’area dell’evento, indipendentemente dalla quota che la cenere vulcanica o il materiale radioattivo hanno raggiunto o si prevede possano raggiungere. In particolare:
- il simbolo di attività vulcanica deve essere posizionato sia a margine della carta che in corrispondenza della sua posizion
e geografica, accompagnato dal nome e/o dal suo numero internazionale, dalle sue coordinate geografiche, dalla data e dall’ora dell’evento e dall’invito a verificare l’esistenza di SIGMET, NOTAM o ASHTAM (l’ASHTAM è una forma speciale di NOTAM, emesso proprio in caso di attività vulcanica ) emessi per la zona interessata (per esempio, nella forma check sigmets for volcanic ash);
- il simbolo di fuga radioattiva deve essere posizionato sia a margine de
lla carta che in corrispondenza della posizione geografica del luogo dell’incidente, con l’indicazione delle sue coordinate geografiche, della data e ora dell’evento (se possibile) e dall’invito a verificare l’esistenza di NOTAM emessi per la zona interessata.
In un terzo riquadro dell’intestazione vengono, infine, contrassegnate le aree di CAT (Clear Air Turbulence, ovvero Turbolenza in Area Chiara o con cielo sereno), identificate sulla carta con un numero progressivo inscritto in un quadrato, accompagnato dall’indicazione dell’intensità (un segno per moderata, due per forte) e dei limiti superiore ed inferiore, in livelli di volo; l’eventuale presenza di una tripla X specifica che il limite in questione si trova al di fuori della validità spaziale della carta. Così, ad esempio, al punto numero 5 si deve leggere “turbolenza moderata, occasionalmente forte, tra un limite superiore a FL430 ed un limite inferiore a FL100”.
Passando ora ad esaminare la carta vera e propria, su una normale planimetria dell’Europa (una sola lettera per il nome delle principali città), risultano immediatamente evidenti le zone di tempo significativo, circoscritte a forma di nuvoletta ed accompagnate da didascalie con la descrizione dei fenomeni in atto. Utilizzando, anche in questo caso, una terminologia già nota, questo esempio deve essere letto: “da broken ad overcast di nubi stratiformi; turbolenza moderata a partire da un livello inferiore a FL100 fino a FL250; ghiaccio moderato a partire da un livello inferiore a FL100 fino a FL210; cumulonembi isolati ed affogati a partire da un livello inferiore a FL100 fino a FL300”.
Appare qui il simbolo di pericolo per formazione di ghiaccio, dotato di due trattini trasversale per intensità moderata, tre per forte.
ESEMPI
Questo esempio deve quindi essere letto: “da 5 a 7 ottavi di nubi stratiformi; turbolenza moderata a partire da un livello inferiore a FL100 fino a FL170; ghiaccio moderato a partire da un livello inferiore a FL100 fino a FL170”.
Infine, questo esempio viene invece letto: “da 5 a 7 ottavi di cumuli ed altocumuli; turbolenza moderata a partire da un livello inferiore a FL100 fino a FL200; ghiaccio moderato a partire da un livello inferiore a FL100 fino a FL200; cumulonembi isolati ed affogati a partire da un livello inferiore a FL100 fino a FL250”.
Articolo a cura di Valentina Desimini