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TEMP

8 Giugno 2012, ore 7:00

Il TEMP è un messaggio codificato che riporta i dati rilevati dalle radiosonde durante il sondaggio termodinamico (o aerologico) dell’atmosfera. In Italia, le stazioni che effettuano il radiosondaggio alle ore prestabilite (ovvero ogni 6 ore, e precisamente alle 00, 06, 12, 18 UTC), sono 7 (Milano Linate, Udine Rivolto, Bologna, Pratica di Mare, Cagliari Elmas, Brindisi Casale e Trapani Birgi).

 

ESEMPIO di TEMP

TTAA 77111 16320
99011 13061 21014 00092 16462 20514 92747 10058 21511
85444 04659 24512 70992 07158 24522 50553 24760 25045
40710 38561 25038 30901 54959 25541 25018 52779 26557
20162 53583 25053 15347 54383 26547 10606 53783 27524
88298 55359 25542
77245 26560 41331 77175 24560 40622=

 

Cominciamo col dire che il messaggio TEMP è composto di 4 parti che possono anche non essere tutte presenti. In prima approssimazione, possiamo considerare solo la prima parte (quella presentata sopra), identificabile dal gruppo di lettere TTAA (le altre 3 parti saranno rispettivamente contraddistinte con TTBB, TTCC, TTDD).Le informazioni riportate nella parte A del TEMP riguardano i dati rilevati dalla radiosonda in corrispondenza delle superfici isobariche standard (1000, 925, 850, 700, 500, 400, 300, 250, 200, 150, 100 hPa), e del suolo. I dati, come vedremo poi in dettaglio, riguardano i seguenti parametri:

  • altezza della superficie isobarica in metri geopotenziali (praticamente coincidenti con i metri lineari).
  • temperatura t (in °C)
  • differenza tra temperatura effettiva e quella di rugiada (t – td)
  • direzione e intensità del vento (in gradi e nodi).

Esaminiamo la prima riga:

Essa è composta da 3 gruppi. Del primo (TTAA) abbiamo già detto, il secondo non c’interessa, il terzo (16320) c’informa della località in cui il sondaggio termodinamico dell’atmosfera è stato eseguito. Le prime due cifre (16) indicano che il sondaggio è stato eseguito in Italia, e precisamente presso la stazione aerologica di Brindisi Casale (320).

Per identificare rapidamente i gruppi che seguono, dovremo ricordare che ad ogni superficie sono associati 3 gruppi di cifre (notare che tutti i gruppi sono formati da 5 cifre).

 

 

 

 

 

 

Le prime due cifre di ciascuna tripletta indicano la superficie a cui i dati successivi sono riferiti, tenendo però presente che la prima tripletta, riconoscibile dalle cifre 99 riporta i dati riferiti al suolo, ovvero la pressione al posto dell’altezza:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riassumendo, dei tre gruppi:

  • il primo riporta l’altezza della superficie isobarica
  • il secondo riporta la temperatura e la differenza tra essa e quella di rugiada
  • il terzo riporta direzione e intensità del vento.

Inoltre, si dovrà tener conto delle seguenti principali convenzioni:

Se la differenza tra le due temperature è minore di 50, allora la differenza si otterrà considerando la temperatura espressa in decimi di grado (es.: 45 = 4.5); se la differenza sarà maggiore di 50, allora bisognerà sottrarre 50 al valore riportato (es.: 55 – 50 = 5°C). In tal caso, la differenza sarà espressa in gradi interi. La temperatura di rugiada si ottiene sottraendo alla temperatura effettiva la differenza trovata (es.: 14.1°C è la temperatura effettiva; 14.1 – 5 = 9.1°C è la temperatura di rugiada.

Le altezze delle superfici isobariche sono espresse con cifre significative, omettendo quelle cifre che non sono indispensabili in quanto inequivocabili. Ad esempio, la 200 hPa oscilla intorno agli 11600 metri, per cui posso omettere la prima e l’ultima cifra: 20162 non potrà che essere 11620.

 

Articolo a cura di Valentina Desimini