Non c’è tregua per i temporali sul Centro Europa. Italia Settentrionale sempre instabile e temperature in calo.
Guardando le analisi della pressione al suolo (immagine non mostrata), si nota la presenza di un campo di bassa pressione sull’Europa Settentrionale con minimo in avvicinamento sulla Gran Bretagna, dove vediamo tramite l’immagine satellitare un sistema nuvoloso molto esteso e soprattutto instabile.

Immagine satellitare del 3 Luglio 2012
Forte instabilità sull’Europa Centrale: mesocelle intense
Se bastasse, però, conoscere dove si trova la bassa e l’alta pressione il “giochino” sarebbe semplice. In realtà le condizioni termodinamiche dell’atmosfera portano una conoscenza più estesa della situazione meteorologica, in maniera tale da spiegare anche situazioni più sottili di un semplice posizionamento di figure bariche. Si noti, infatti, la presenza di un sistema nuvoloso estremamente instabile sul Centro Europa in estensione verso la Polonia: si vengono a instaurare in successione una serie di celle temporalesche che degenerano in mesocelle man mano che si finisce più a Nord.

Temperature Equivalenti Potenziali a 850 hPa - fonte wetterzentrale.de
Perché tutta questa instabilità se c’è alta pressione?
Il motivo sta soprattutto nella grande disponibilità di umidità e nel campo di divergenza che assicura maggiore instabilità a quanto già è presente in sede: in pratica la divergenza è causata dalla rapida rotazione delle correnti, le quali sono da Ovest finchè arrivano sulla Svizzera e poi tendono a ruotare fortemente inquadrandosi da Sud dall’Austria fino alla Polonia.
Questa situazione (forte shear) è paragonabile alla presenza di un secondo minimo barico (ma attenzione: non c’è alcun minimo barico al Centro Europa, anzi c’è addirittura alta pressione!) che fa ruotare le correnti attorno a sé; la forte umidità e alta energia disponibile al suolo, inoltre, fanno il resto e provocano le celle straordinariamente estese che vediamo nell’immagine.

Previsioni Meteo Oggi in Italia
Italia: condizioni ancora stabili ma con fenomeni al Nord
L’influenza di questa circolazione appena descritta non sembra infastidire più di tanto l’Italia, sebbene come abbiamo accennato già ieri sarà il Nord Italia per tutta la settimana a risentire di temporali e rovesci più probabili a causa della diminuzione delle temperature. Il calo termico inizia a farsi sentire e vediamo le temperature massime dei principali capoluoghi regionali attestarsi principalmente sotto i 30°C, tranne alcune eccezioni come Bologna (34°C), Bari (32°C), Perugia (31°), Roma, Campobasso e Cagliari (30°C).
Oggi si replica: temporali al Nord, ma attenzione con gli sviluppi imprevisti al Sud.
Ancora fenomeni quindi al Nord Italia, come mostra la grafica per la giornata di oggi (approfondimenti alla pagina Meteo Oggi). Il problema è che l’energia è disponibile anche sul lato appenninico adriatico, come mostrato nella seconda immagine relativa alle temperature equivalenti potenziali a 850 hPa. Questo significa che vi è energia disponibile, la quale viene meno inibita rispettivamente su Puglia interna (Murge e subappennino Dauno in primis dove ci aspettiamo fenomeni nel pomeriggio), Basilicata, Molise interno, Abruzzo meridionale, ma anche Calabria appenninica e Sicilia interna.