Intensa attività elettrica anche il 23 Luglio 2012 dopo i temporali della giornata precedente. Oggi addirittura 15000 scariche al Centro Sud! Breve analisi della situazione meteorologica in Italia
15 mila fulmini in Italia, quanti temporali!!!
Non potevano bastare le numerosissime scariche del giorno prima così anche oggi si sono scaricati un numero elevatissimo di fulmini al Centro sud, la maggior parte dei quali, però, in mare: ben 15.000 scariche, come mostrato dall’immagine delle fulminazioni di Blitzortung.org.
Parte della situazione sinottica è stata spiegata nell’articolo RGB, Satellite e mappe 23 Luglio 2012: una lunga striscia in oceano. In questo articolo vi mostriamo qualche parametro utile a spiegare parte dei fenomeni.

15000 scariche elettriche sull’Italia il 23 Luglio 2012 – fonte blitzortung.org
Immagini satellitari, RGB e canale del Visibile
Le immagini da satellite mostrano chiaramente numerose celle temporalesche distribuite irregolarmente sul Tirreno e sullo Ionio; nuvolosità sparsa anche sul Tirreno e in maniera meno consistente al Nord ma comunque presente. Notiamo quanto sia attiva l’instabilità nel passaggio dalle ore 11 alle 12.30 (immagini prese come campione, l’intera giornata è stata intensa) con lo sviluppo di numerose celle temporalesche molto estese: alcuni esempi particolari suono da ricercare sul trapanese, sullo Stretto di Messina e sulla Calabria Centro Meridionale, tra catanese e siracusano.
![]() RGB sull’Italia alle ore 11 locale del 23 Luglio 2012 |
![]() Immagine del canale del Visibile alle ore 12.30 ora locale |
Analisi termodinamica e dinamica: quanta energia disponibile nell’atmosfera! LCL, LFC, CAPE, Lifted Index, Relative Helicity
Per creare tutto questo putiferio naturalmente c’è stato bisogno di tanta energia e lo dimostra la disponibilità di una grossa quantità di energia in mare. Dopotutto le temperature dei mari sul Mediterraneo mostravano grosse anomalie nei giorni passati ed è stato “normale” trovare tutti quei “meteo-mostri” (sistemi temporaleschi e migliaia di scariche elettriche) soprattutto sui bacini marini (vedi Temperature dei mari, dopo il caldo tornano giù).
Nell’immagine a sinistra notiamo la distribuzione di un bassissimo LCL sul Tirreno (ma anche sulla costa orientale siciliana e sull’Appennino), addirittura intorno ai 600-800 m, ottimo per la formazione di forti temporali (non solo: il “water spout index“, un indicatore della possibilità di nascita di trombe marine, era molto alto ma naturalmente in mare aperto nessuno ha potuto verificare la presenza del fenomeno; la mappa non è mostrata). Per contro, sullo Ionio i vettori “spessi” indicano forte inibizione e difatti il CIN è stato alto (in valore assoluto) per tutta la giornata fino al tardo-pomeriggio, quando l’atmosfera con CAPE alto (sopra i 2500 J/Kg) ha potuto sprigionare una “marea” di energia per poi portare i fenomeni verso Nord.
![]() LCL (colori) e differenza con LFC (vettori piccoli indicano piccolissima differenza positiva) alle ore 12Z del 23 Luglio 2012 |
![]() CAPE e Lifted Index alle ore 18Z (analisi GFS-wetterzentrale.de) |

Storm relative heilicity ore 12Z 23 Luglio 2012
A questo punto l’ultima immagine si accompagna bene con quanto previsto dall’ultimo parametro che analizziamo: la storm relative helicity delle ore 12Z: innanzitutto possiamo ritornare all’immagine del satellite per verificare effettivamente i sistemi temporaleschi sulla Calabria, in risalita verso Nord e in rapida formazione durante la mattina.
In secondo luogo troviamo un buon potenziale sulla Puglia per la formazione o per lo meno l’arrivo dei sistemi fortemente instabili.
Tuttavia questi ultimi sistemi hanno tardato un po’ e li abbiamo trovati in tarda serata, con numerosissime fulminazioni avvistate da tutte le regioni limitrofe (ultime immagini).
Potete scoprire maggiori dettagli sulle analisi meteorologiche alla pagina CORSO METEO
![]() Infrarosso verso le 22 ora locale del 23 Luglio 2012, enorme sistema a mesoscala sul Sud Italia |
![]() Scariche nelle ultime ore della giornata |