Analisi indici di teleconnessione: confermato forte maltempo nel week end.
In questi giorni si è molto sentito parlare del maltempo che ha causato non pochi problemi che già si intravede l’arrivo di una nuova ondata di maltempo. Osservando i principali modelli dopo questa breve fase anticiclonica risulta molto provabile l’arrivo di una nuova forte fase di maltempo. Per fare maggiore chiarezza andiamo a vedere cosa ci mostrano i principali indici di teleconessione descrittivi, i quali uniti all’osservazione delle uscite modellistiche ci forniscono un quadro più chiaro della situazione che ci attende.
Indici di teleconnessione: forte maltempo in arrivo.
L’indice NAO e previsto leggermente negativo, l’AO positiva su valori di +1 e la PNA dopo un fase positiva torna ad essere negativa. Partiamo dall’osservazione dell’indice NAO, il quale per il periodo in cui ci aspettiamo il nuovo peggioramento si assesta su valori neutri, tendenti a diventare negativi dai primi di Settembre. Tuttavia mi aspetto nei prossimi aggiornamenti una NAO negativa già a partire dal 31 di Settembre. In particolar modo valori negativi di questo indice possono essere associati ad un abbassamento di latitudine dell’anticiclone delle Azzorre e del vortice D’Islanda, come conseguenza le correnti zonali e umide riescono ad entrare più facilmente sull’Europa meridionale e il Mediterraneo.
Anche l’AO positiva risulta favorevole a discese di masse d’aria Nord Atlantiche sull’alto Mediterraneo , in quanto essa nella sua fase positiva rappresenta una ripresa di forza del vortice polare, con intensificazione delle correnti atlantiche che trasportano le perturbazioni sull’Europa. Al contrario valori di questo indice molto negativi producono la formazione di anticicloni che si estendo fino al Nord Atlantico con un conseguente indebolimento e destabilizzazione del vortice polare. Infine la PNA , esso rappresenta la differenza di geopotenziale sull’Oceano pacifo dell’America del Nord, (rappresenta bene le ondulazioni che subisce l’anticiclone Aleutinico). Generalmente a fasi negative di questo indice (come nel nostro caso) sono associabili a forte attività depressionaria in Atlantico e quindi ad una maggiore possibilità di perturbazioni Atlantiche sul comparto Europeo, mentre la fase positiva può essere associata alla formazione di forti anticicloni di blocco in Atlantico e quindi alla possibilità di discese di masse d’aria fredda sul comparto Europeo. Nel Nostro caso è prevista leggermente negativa quindi ci aspettiamo una modesta attività depressionaria in Atlantico.
In visione di quanto appena detto risulta chiaro che la possibilità di una entrata di aria Nord Atlantica sul comparto Mediterraneo sono alte, l’ipotesi inoltre appare già abbastanza chiara nei principali modelli matematici. Gli indici vengono spesso utilizzati per far chiarezza quando i modelli mostrano una situazione confusa, in quanto forniscono una visione d’insieme delle dinamiche delle principali figure bariche, di conseguenza sono utili per identificare una tendenza a lungo termine.
Quelli appena analizzati non sono gli unici indici esistenti ma sono solo quelli che ci interessano maggiormente ma che a loro volta vengono influenzati da altri indici che ora non staremo a spiegare.