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Vulcano Argentina-Cile: Copahue riprende attività e fa paura, è allarme

23 Dicembre 2012, ore 13:31

Vulcano Argentina-Cile: sale il livello di allarme per la ripresa di attività del vulcano Copahue

Vulcano Argentina-Cile: E’ allarme per la situazione del Vulcano Copahue. Sia Argentina che Cile hanno diramato già diversi livelli di allarmi per via dell’aumento sensibile dell’attività del vulcano, che nelle ultime ore ha fatto alzare una colonna di gas e fumo fino a 1.500 metri. Continui sono gli sbuffi dal cratere soprattutto sul fronte argentino. Le autorita’ hanno per tanto distribuito agli abitanti delle aree vicine al vulcano bottiglie d’acqua e mascherine per la bocca, ma non hanno ancora diramato l’ordine di evacuazione. La situazione è comunque attentamente monitorata sia dalle autorità argentine, sia da quelle cilene, in particolare dal Servizio di geologia e mineralogia del Cile. Il vulcano Copahue è un vulcano attivo ma che si risveglia, affermano gli esperti, ogni circa 400 anni. E’ dunque facile capire l’ansia e la preoccupazione della gente del luogo.

Il confine di stato tra Cile ed Argentina è una frontiera vulcanica ( le Ande) con circa 1800 vulcani di cui solo una trentina sono da considerare attivi. Il vulcano Copahue é uno stratovulcano con un cono a struttura mista, situato nell’alta Patagonia esattamente sulla linea di confine fra i due stati, dista circa 650 Km dalla capitale cilena Santiago. Il vulcano è al margine NordOvest in una caldera larga 8 km  formatasi 600.000 anni fa. In cima al Copahue vi è un cratere che contiene in sé,  nella parte orientale,  un piccolo lago salato ed acido che manifesta un’intensa attività fumarolica. A 50 metri dal cratere, da una fenditura nella roccia, sgorga il fiume Agrio in cui scorre un liquido iperacido di colore giallo saturo di zolfo