Rivoluzione sistema sanitario: ecco i nuovi lea, contro gli esami ritenuti inutili e porta via soldi
Rivoluzione sistema sanitario / 8 miliardi di euro. E’ questa l’incredibile cifra che risponde ai fondi che fra il 2013 e il 2014 verranno sottratti all’intero sistema sanitario nazionale. E’ per questo che si prova a remare nella direzione che possa far recuperare almeno in parte quei fondi e limitare gli sprechi, mantenendo una certa qualità e sostenibilità del sistema sanitario stesso. Il Ministro della Salute attualmente in carica, Renato Balduzzi ha optato prima di tutto per un aggiornamento dei Lea, ovvero i livelli essenziali di assistenza. In altri termini la grande lista (pensate, più di sei mila voci) in cui è scritto quali sono gli interventi, le visite, i ricoveri, le terapie e le analisi passati dal servizio sanitario. Si è cominciato lavorando sui livelli di assistenza, non modificati dal 2001, prevedendo una stretta in grado di ridurre soprattutto gli esami inutili.
Importanti cambiamenti interesseranno le indagini molto costose. Si opterà per una limata decisa alle prescrizioni. Per fare un esempio: niente più Tac e risonanza magnetica per un semplice dolorino al ginocchio. Ciò potrà consentire di risparmiare importanti risorse, anche se in tale contesto c’è già chi vede ciò come un passo indietro e un rischio di diagnosi sbagliate e sottovalutate. Tra i nuovi livelli di assistenza, poi, entra il parto indolore. Malattie rare: Oltre a 110 malattie rare entreranno ora nei livelli essenziali di assistenza anche cinque patologie croniche molto diffuse e fino ad oggi non riconosciute, tra cui le broncopneumopatie croniche ostruttive e le patologie renali croniche.