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Nuovi lea: ecco come cambia il sistema sanitario italiano

4 Gennaio 2013, ore 13:53

Nuovi lea: rivoluzione nel sistema sanitario italiano. Importante inclusione di malattie rare e parto indolore nei livelli di assistenza essenziali

Nuovi lea e Sanità / La rivoluzione del sistema sanitario sta per arrivare. Presto 8 miliardi di euro (anche se non con un taglio unico) verranno sottratti all’intero sistema nazionale della sanità, probabilmente entro il 2014, ma con effetti già nel corso del 2013. E’ per questo che si prova a remare nella direzione che possa far recuperare almeno in parte quei fondi e limitare gli sprechi, mantenendo una certa qualità e sostenibilità del sistema sanitario stesso. Il Ministro della Salute attualmente in carica, Renato Balduzzi ha optato prima di tutto per un aggiornamento dei Lea, ovvero i livelli essenziali di assistenza. In altri termini la grande lista (pensate, più di sei mila voci) in cui è scritto quali sono gli interventi, le visite, i ricoveri, le terapie e le analisi passati dal servizio sanitario. Si è cominciato lavorando sui livelli di assistenza, non modificati dal 2001, prevedendo una stretta in grado di ridurre soprattutto gli esami inutili. Importanti cambiamenti interesseranno le indagini molto costose. Si opterà per una limata decisa alle prescrizioni. Per fare un esempio: niente più Tac e risonanza magnetica per un semplice dolorino al ginocchio. Ciò potrà consentire di risparmiare importanti risorse, anche se in tale contesto c’è già chi vede ciò come un passo indietro e un rischio di diagnosi sbagliate e sottovalutate. Tra i nuovi livelli di assistenza, poi, entrano il parto indolore, e numerose malattie rare; secondo il piano previsto per i nuovi Lea, saranno ben 110 le patologie ad essere inglobate, tra cui la broncopneumopatia cronica e le patologie renali croniche.

Nuovi lea

Nuovi lea: ecco come cambia il sistema nazionale della sanità

L’elenco delle prestazioni garantite dal Sistema Sanitario, cioè i lea definitivi, dovranno, una volta stilate, passare al vaglio del Ministero delle Economia e successivamente confermate dalla Conferenza Stato Regioni e dalle Commissioni del Parlamento; dunque ancora diversi passi per far si che le modifiche siano concrete. I nuovi livelli di assistenza sanitaria, essendo per normativa costituzionale di materia concorrente Stato/regioni, dovranno essere di fatto sottosti anche  a programmazione regionale. Secondo Il ministero della Salute  Balduzzi, l’obiettivo sarà quello di puntare ad una maggiore appropriatezza della assistenza specialistica degli ambulatori, con una conseguente riduzione degli oneri a carico del Servizio Sanitario (SSN).  Si punta infatti ad un maggiore controllo sugli esami inutili, che vengono praticati solo sul 5% delle ricette mediche con obbligo da parte del medico, di motivare la prescrizione, pena l’inutilizzabilità della ricetta.

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