Anticiclone in crisi da metà settimana. L’Inverno tenterà di riprendersi la rivincita con gli interessi sull’alta pressione, la quale inizierà ad indebolirsi già dai prossimi giorni.
Anticiclone in crisi da metà settimana: In queste ore il robusto anticiclone degno di geopotenziali estivi ha raggiunto il suo massimo tra Italia ed Europa Occidentale, apportando condizioni di generale stabilità su tutta la Penisola. Il rovescio della medaglia di questo tipo di tempo sono le formazioni nebbiose sulla Valpadana che si stanno rivelando più resistenti sul settore orientale e la presenza di strati bassi che coinvolgono la Liguria e la Toscana. Da segnalare anche il persistere di una ventilazione da Nord moderata sul Medio-Basso Adriatico per la vicinanza alla colata artica che sta interessando la Penisola Balcanica e dei passaggi di nubi alte sulle Regioni settentrionali che spesso si sovrappongono alle nubi basse in alcune aree del Nord e della Toscana. A parte ciò è il Sole a dominare la scena con valori termici degni della fine di Marzo o della metà di Aprile su molte zone, come verificatosi in Piemonte dove la colonnina di mercurio ha valicato i 20°C nel cuneese per via dei venti di Foehn. Eppure questo stato di cose non perdurerà più di 72 ore.
Inverno alla riscossa: L’anticiclone presente sull’Europa occidentale inizierà ad indebolirsi già a partire dall’8 Gennaio con un calo dei geopotenziali a 500 hPa, mentre un‘area di alta pressione inizierà a svilupparsi sulla Scandinavia. L‘aria gelida da Est inizierà così ad avanzare verso l’Europa centro-orientale, mentre il progressivo sfaldamento dell’Hp sul Mediterraneo occidentale consentirà alle correnti Nord Atlantiche di farsi avanti, determinando un graduale peggioramento del tempo a partire da Giovedì.
A questo punto tale perturbazione potrebbe fare da apripista ad un peggioramento più sensibile del tempo che interverrebbe da Sabato prossimo per lo sviluppo di una complessa configurazione invernale che vedrebbe la formazione di centri depressionari tra Mediterraneo centrale ed Europa occidentale alimentati dalla crescente interazione tra aria molto fredda continentale in arrivo dalla Siberia e masse d’aria meno fredde ma molto umide ed instabili di natura oceanica Nord Atlantica. Naturalmente, vista la distanza temporale e la complessità della situazione, è presto per entrare nei dettagli su intensità delle precipitazioni, loro distribuzione e quote neve.
Restando quindi al medio termine, l’alta pressione sostanzialmente reggerà fino a Mercoledì anche se l’invecchiamento della struttura anticiclonica comporterà un‘intensificazione delle nebbie e della copertura nuvolosa per stratificazione basse in Pianura Padana e sul Medio-Alto Tirreno, mentre sul Medio-Basso Adriatico e sulla Sicilia agirà una circolazione più fredda settentrionale in grado di apportare qualche precipitazione sparsa. Si tratterà dei sintomi che l’Hp inizierà ad indebolirsi. Dal 10 Gennaio il tempo inizierà a mutare in modo più deciso preannunciando la svolta invernale che sancirà lo smantellamento dell’anticiclone.
Nel dettaglio Mercoledì 9 Gennaio 2013 sarà l’ultimo giorno di stabilità con bel tempo al Centro-Sud e presenza di nebbie e strati bassi al Nord e sul Medio-Alto Tirreno. In serata prime piogge su Liguria e Alta Toscana. Giovedì 10 Gennaio 2013 una prima perturbazione darà luogo ad un moderato peggioramento con piogge sparse più frequenti sui versanti occidentali ed un rinforzo dei venti da Sud-Ovest. Venerdì 11 Gennaio 2013 si osserverà un temporaneo miglioramento pur in presenza di qualche precipitazione al Nord-Est e sulle zone interne e sul Basso Tirreno. Nel week-end potrebbe poi realizzarsi una più intensa svolta invernale, ne riparleremo.