Farmaci generici: le loro caratteristiche come forma e colore influenzano l’aderenza alla terapia e possono anche indurre a non prendere più il farmaco
Farmaci generici / L’uso di farmaci generici compare nella maggior parte delle prescrizioni mediche – specifichiamo che In Italia il concetto di medicinale “generico” o “equivalente” rispetto ad un originatore con brevetto scaduto è stato introdotto nel 1995. Il termine inizialmente proposto di “medicinale generico” è stato successivamente sostituito con la formula “medicinale equivalente” in quanto il termine “generico” poteva indurre nella popolazione l’idea che si trattasse di specialità meno efficaci o ad azione non specifica.
Sebbene tali farmaci siano clinicamente bio-equivalenti alle loro versioni di marca, spesso si differenziano dagli stessi per le loro caratteristiche, quali fondamentalmente colore e forma. Una curiosa ricerca realizzata dal “Brigham and Women’s Hospital” ha portato alla luce che qualche paziente che riceve farmaci generici che variano nel colore ha il 50 per cento di probabilita’ in piu’ di smettere di prendere la medicina. La ricerca e’ stata pubblicata sulla rivista Archives of Internal Medicine. Dunque, l’aspetto delle pillole è fortemente in legame con l’aderenza alla terapia.
Uno dei realizzatori dello studio afferma: ”I cambiamenti nel colore delle compresse incrementano significativamente la probabilita’ che il paziente smetta di prendere il farmaco che gli e’ stato prescritto”. In particolare, i ricercatori hanno analizzato i casi di quei pazienti sottoposti a terapia antiepilettica: quelli che mostravano un’interruzione nella terapia in molti casi avevano attribuito questa sospensione al cambiamento nel colore delle pillole.