Come mai spesso le previsioni del tempo disponibili sui media (giornali, televisioni, radio, persino siti web) sono imprecise e ci chiediamo “perchè non ci azzeccano mai”? Vediamo un aspetto sia tecnico sia sociale delle previsioni del tempo
Previsioni del tempo e media: perché “non ci azzeccano”?
Una delle lamentele più ricorrenti nei confronti dei meteorologi e delle previsioni del tempo sia la bassa valenza professionale. Detto in termini più colloquiali: “non ci azzeccano mai”. Tuttavia, una frase del genere, sebbene porti allo sconforto gli stessi addetti al settore, va analizzata da ambedue le parti (professionisti e fruitori del servizio) perché rispecchia una situazione tecnico-socio-economica ben definita: che valore diamo alle previsioni del tempo?
Come nasce una previsione del tempo
Pochi (ma in aumento) conoscono a grandi linee il processo che porta alla nascita delle previsioni del tempo. Riassumendo in poche righe un discorso che potrebbe riguardare un intero libro, possiamo dire che il tutto nasce da un sistema altamente disciplinato e sofisticato di gestione delle osservazioni meteorologiche, sia in locale sia tramite remote sensing (come l’utilizzo di satelliti), il quale diventa l’input per modelli matematici molto complicati e costosi in termini energetici. Ogni modello ha determinate caratteristiche fisiche e informatiche e l’esperto ne deve conoscere le peculiarità specifiche per poter valutare se i risultati siano accettabili o meno. Solo dopo questo passo, il quale richiede conoscenze di fisica e informatica (ma non solo), vi è la parte dedicata all’analisi sinottica e dei prodotti meteorologici per poter infine elaborare un prodotto grafico o testuale a seconda di chi lo andrà a utilizzare.
Indeterminazione nelle previsioni: imprecisione e incertezza
L’ultimo aspetto della nascita di una previsione del tempo è forse quello più legato all’analisi di questo “problema“. Dovrebbe apparire chiaro, fino a ora, che si tratta pur sempre di un lavoro professionale, sebbene negli ultimi anni la rete internet abbia permesso una rapida diffusione delle conoscenze basilari di questa professione. La tempistica che porta alla realizzazione di un bollettino professionale può variare a seconda della situazione ma se si richiede la massima precisione (o minima incertezza) si può parlare anche di alcune “ore-lavoro” per ogni prodotto, invece una previsione generica con un grado di imprecisione e incertezza ben definito (tipico delle previsioni di cui tutti possono usufruire sui diversi media) può richiedere molto meno tempo e se ne trovano moltissime in rete. D’altra parte a ben pochi potrebbe interessare un alto livello di precisione, quindi perché utilizzare molte ore di lavoro se non dietro corrispettivo pagamento? D’altra parte si sta parlando sempre di una prestazione professionale.
Lato sociale delle previsioni del tempo: le ho sempre avute gratis quindi le pretendo gratis e precise
Questo discorso non vuol dire che le previsioni gratuite siano inaffidabili. Anzi. Molti siti web si prodigano in un servizio altamente professionale ma che, ricordiamo, va valutato per quello che è: un servizio gratuito. Di conseguenza, bisognerebbe apprezzare il fatto che si possa disporre di un servizio del genere, evitando commenti molte volte spiacevoli per gli addetti ma che la maggior parte delle volte non hanno neanche ragione di esistere.
Lato sociale ed emotivo nelle previsioni del tempo. La questione delle previsioni “non azzeccate mai” ha una valenza altamente emotiva ed estremamente poco significativa a livello statistico, quindi scientifico. A parte alcuni meteo-appassionati (e naturalmente gli addetti), non vi sono persone che passano la giornata ad estrarre i dati meteorologici dei siti meteo, analizzandoli statisticamente e valutandoli attraverso misurazioni strumentali altamente professionali e a norma WMO. Il più delle volte (anzi, sempre) si valuta il ricordo di una previsione generica che vale a volte anche per decine di chilometri di risoluzione (cioè un’icona meteorologica sola per una trentina di città, per esempio) e la si verifica con le proprie sensazioni ed esperienza nel campo del momento (solitamente una o al massimo due volte al giorno). Questo naturalmente non ha alcuna valenza scientifica nell’ambito della verifica sperimentale delle previsioni del tempo ma solamente sociale ed emotiva.
Tutto gratis, sempre gratis. Concludiamo con un altro aspetto psicologico: “ho sempre avuto delle previsioni gratis quindi le pretenderò sempre gratis ma ancora più precise“. Questo “macabro” ragionamento è purtroppo abbastanza diffuso e, rileggendolo, non si può che provare anche un senso di ilarità. Facciamo un esempio in un altro campo per capire questo aspetto: il fatto di andare dal medico di base regolarmente ci autorizza a pretendere una prestazione più professionale magari da un chirurgo o un professionista privato allo stesso prezzo o persino gratis? Immagino che la risposta ovvia sia “no”. Bene, la stessa cosa vale per le previsioni del tempo!