Prossima settimana: freddo e neve in arrivo. L’aria fredda alla conquista dell’Italia e del Mediterraneo centrale
Prossima settimana, freddo e neve in arrivo. L’anticiclone è agli sgoccioli e nei prossimi giorni le prime incursioni atlantiche, coadiuvate da impulsi artici, determineranno una prima modifica del tempo con condizioni d’instabilità che già domani diverranno una realtà su molte aree d’Italia. Poi salvo, una temporanea attenuazione dei fenomeni nella giornata di Sabato, da Domenica sopraggiungerà una fase di maltempo ancora più intensa con una depressione atlantica che si posizionerà ad Ovest dell’Italia, richiamando aria molto fredda dal Centro-Est dell’Europa. In un primo momento il grande freddo interesserà la Mitteleuropa per poi puntare a Francia e Spagna.
Giunti alla metà della prossima settimana, l’evoluzione del minimo perturbato verso il Medio-Basso Tirreno comporterebbe l’ingresso più efficace dell’aria fredda dalla Valle del Rodano ed in parte dalla porta di Bora. Ciò indurrebbe un progressivo calo delle temperature e con esso delle quote neve su quasi tutta l’Italia. In un primo momento la neve cadrà a bassa quota al Nord e solo ad altezze medie al Centro-Sud, successivamente, attorno la metà della prossima settimana, le condizioni termiche diverranno favorevoli a nevicate a quote collinari al Centro e sui 600-800 m al Sud.
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In seguito, a ridosso del terzo week end del mese di Gennaio, si potrebbe verificare un affondo artico ancora più incisivo in grado di portare le neve a quote basse anche al Centro-Sud, mentre al Nord i fiocchi bianchi ricoprirebbero sia le Alpi che la Pianura Padana. Vista la distanza temporale è precoce stabilire le zone più colpite dalle perturbazioni e le relative quote neve, in quanto l’evoluzione molto dinamica della situazione consente di conoscere con buona affidabilità la posizione del minimo di bassa pressione soltanto 2-3 giorni prima della scadenza previsionale. Per il momento appare comunque evidente che la seconda metà di Gennaio ci proporrà una maggiore dinamicità con l’Inverno che avrà modo di recuperare il tempo perduto durante questi ultimi quindici giorni di stasi atmosferica.
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