Bufera Sanità: indagate altre 15 persone per appalti pilotati e varie magagne in ambito sanitario, ripercussioni non solo in Lombardia
Bufera sanità / E’ bufera per appalti illeciti, legati soprattutto alle assicurazioni ospedaliere e alla questione “tele-ospedale”, nella regione Lombardia. Gli effetti non si limitano però alla sola regione del Nord Italia ma scuotono l’ambito sanitario di molte regioni: dopo la notifica del pm Tiziana Siciliano, infatti, sono indagate 15 nuove persone, fra cui vi sono noti responsabili di diversi ospedali nel mantovano e a Monza.
Ben quattro inchieste vedono indagato il cosiddetto ‘deus ex machina’ della sanità lombarda: il direttore generale della sanità lombarda Lucchina, che doveva già rispondere di corruzione nell’inchiesta Maugeri Ci sono poi anche due nuovi nomi nelle carte della procura, che risultano tra gli indagati: il capogruppo del Pdl alla Regione Lombardia, Paolo Valentini e Giulio Boscagli, ex assessore lombardo alla Famiglia, accusati principalmente di aver influenzato negli anni passati delle aste per appalti, insieme allo stesso direttore Lucchina. Ora, chiuse le indagini, si va dunque verso i processi.