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Patatine fritte: e se vi dicessero che fanno bene?

21 Gennaio 2013, ore 22:08

Patatine fritte: possono anche far bene, se con olio extra vergine d’oliva

Patatine fritte / salute / Fino a questo momento sulle patatine fritte se ne erano dette tante, principalmente a sfavore di uno degli alimenti più amati nel Mondo, ma ora arriva una buona notizia. Una ricerca condotta al dipartimento di Scienze degli alimenti della facoltà di agraria dell’Università napoletana ha portato alla luce che le patatine fritte, rigorosamente in olio extra vergine d’oliva, risultano più digeribili e soprattutto ricche di sostanze antiossidanti.

Secondo lo studio infatti, le patatine assorbono dall’ olio extra-vergine di oliva, sostanze antiossidanti che quindi aiuterebbero a combattere l’invecchiamento. Entrando più nel dettaglio si è svolto un esperimento che ha preso in esame il ciclo di cottura di una normale friggitrice domestica, ed è stato così dimostrato che dopo una frittura di 7-8 minuti alla temperatura di 180-200°C – da ogni 100 grammi di patatine fritte con l’olio extra vergine di oliva è stato possibile estrarre e dosare tra i 3 e gli 8 mg di sostanze fenoliche antiossidanti.

Patatine fritte

Patatine fritte: possono anche far bene, se con olio extra vergine d’oliva

L’olio extra vergine ha la capacità di resistere ad elevate temperature durante la frittura, a differenza di altre tipologie di oli, per tanto mantiene la sua componente antiossidante. In pratica durante la frittura l’olio rilascia buona parte degli antiossidanti più idrosolubili a favore degli alimenti (nel caso delle patatine, ma la regola varrebbe anche per altri alimenti fritti) che si arricchiscono dei benefici componenti che arricchendo i cibi fritti di questi benefici componenti anti-invecchiamento.