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La canapa che sostituisce il cemento: costruire senza inquinare

3 Febbraio 2013, ore 15:51

La canapa che sostituisce il cemento: un’innovazione nell’edilizia? 

La canapa al posto del cemento? Si è svolto qualche giorno fa il “Convegno dell’Associazione nazionale architettura bioecologica al Klimahouse di Bolzano”, importante appuntamento utile per affrontare la tematica dei rapporti fra costruzione e edilizia e la sfera ambientale. E’ stata l’occasione per discutere fra le altre cose di un materiale particolarmente eco-sostenibile che potrebbe sfondare nel mercato edilizio a breve: la canapa. L’impiego della sostanza vegetale in questione come elemento che sostituisce il cemento, infatti, potrebbe in primo luogo permettere una riduzione del consumo dell’acqua addirittura fino al 90 %Secondo le ultime stime il settore dell’edilizia incide per il 40 per cento sui consumi di energia, il 30 per cento sull’uso di risorse naturali e sulla produzione di rifiuti, il 20 per cento sul consumo d’acqua ed è causa del 40 per cento delle emissioni di anidride carbonica. Un passaggio seppur graduale ad un’edilizia alternativa e sostenibile potrebbe quindi avere effetti assolutamente positivi sull’ambiente, anche molto significativi.

La canapa che sostituisce il cemento

La canapa che sostituisce il cemento

Secondo Erich Trevisiol, professore universitario, l’utilizzo della canapa “permetterebbe di risparmiare il 90 per cento di acqua rispetto a quella necessaria nel caso del cemento e poco meno di un terzo di energia. In più usare la canapa vuol dire poterla coltivare e produrre davanti al cantiere, in modo da poter avere la materia prima davvero a chilometri zero“. Un aspetto quest’ultimo assolutamente da non sottovalutare, se si vuole far del bene all’ambiente, o per lo meno, “fargli meno male”.