RECORD NEGATIVO PER LE IMPRESE / Secondo fonti attendibili,(dati Cerved consultati da ANSA), Il 2012 è stato un anno terribile per le imprese in Italia. I numeri, che rispondono allo stato attuale dell’economia e imprenditoria italiana, profondamente in crisi in tantissimi settori, sono allarmanti oltre che palesi: tra fallimenti (12mila), liquidazioni (90mila), procedure non fallimentari (2mila) sono state ben 104mila le aziende italiane perse.
E’ in atto una forte crescita delle nuove forme di concordato preventivo, tipologia entrata in vigore a settembre: Cerved, il gruppo specializzato nell’analisi della situazione finanziaria delle imprese, stima che nel solo quarto trimestre del 2012 siano state presentate circa 1.000 domande, soprattutto nella forma del concordato con riserva. Ecco un intervento dell’amministratore delegato del gruppo Cerved: “Il picco toccato dai fallimenti supera del 64% il valore registrato nel 2008, l’ultimo anno precedente alla crisi che stiamo vivendo: sono quindi stati superati anche i livelli precedenti al 2007, quando i tribunali potevano dichiarare fallimenti anche per aziende di dimensioni microscopiche”.
I settori piu’ colpiti stando alle stime relative sempre all’anno appena passato, risultano essere quelli dei servizi, delle costruzioni, mentre la manifattura – pur con un numero di fallimenti che rimane a livelli critici – ha registrato un calo rispetto all’anno precedente. Dal punto di vista territoriale, le procedure sono fortemente aumentate nel Nord Ovest (+6,6%) e nel Centro (+4,7%), mentre sono rimaste ai livelli dell’anno precedente nel Sud e nelle Isole (-0,4%).