TERREMOTO L’AQUILA / La sentenza di primo grado per quanto concerne il crollo dell’ormai nota a tutti Casa dello studente aquilana, avvenuto il giorno 6 Aprile 2009, ha portato finalmente al verdetto: sono quattro le persone ad essere assolte perchè “il fatto non sussiste” e due per “non luogo a procedere”. La maxi inchiesta vede così un atto risolutivo. La sentenza prevede inoltre un risarcimento danni in via provvisionale per circa due milioni di euro per i parenti delle vittime, molti presenti in Aula. Alla lettura del dispositivo commozione ma anche rabbia per una sentenza non ritenuta ‘equa’: “Gli studenti dovevano essere fatti uscire”, ripetono parenti e amici che si aspettavano dieci condanne.
Condannati anche i tecnici del restauro – Quattro anni, come aveva chiesto il pm, per tre tecnici restauratori che al tempo lavoravano al progetto iniziato nel 2000. Due anni e sei mesi per un altro restauratore. L’accusa è per tutti la stessa: omicidio colposo, disastro e lesione colpose. Nello specifico, i tre avrebbero ulteriormente indebolito la struttura del palazzo, che già presentava vizi costruttivi all’epoca della sua prima costruzione, avvenuta intorno agli anni sessanta. Per loro il giudice ha stabilito l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni.