INQUINAMENTO LETALE anche per il nostro cuore / Un team di studiosi e ricercatori della “London School of Hygiene & Tropical Medicinel”, ha portato a termine, dopo lunghe analisi e test, una ricerca sul legame esistente fra inquinamento atmosferico e malattie cardiovascolari. E’ emerso un risultato preoccupante cioè l’elevato rischio dell’insorgenza di patologie cardiovascolari se esposti ad elevati tassi di inquinanti in atmosfera.
In particolare sono i gas di scarico ad incidere maggiormente sulla salute, quindi ossidi di azoto e anidride solforosa, oltre che le sostanze prodotte da riscaldamento domestico. Noi respirando, provochiamo senza immaginarlo danni importanti nel tempo all’apparato respiratorio e a quello cardiocircolatorio. E’ stato calcolato, dopo test e ricerche svolte negli ultimi anni, che l’aumento del PM 2.5 (particolato molecolare molto piccolo) ha provocato in diversi paesi come Galles, Inghilterra, un aumento anche del 20 % dei tassi di mortalità e quindi l’insorgere di morte prematura. Il numero di decessi nel mondo causati dall’inquinamento atmosferico è aumentato di oltre il 16% tra il 2004 e il 2008 provocando secondo le ultime stime, oltre 1,34 milioni di morti premature.
In sostanza chi vive in metropoli infestate dallo smog, dove l’aria è inquinata, avrebbe anche una più alta probabilità di non farcela in caso di infarto, mentre, al contrario, chi vive in un ambiente salubre e respira abitualmente aria pulita, disporrebbe di molte più chances di sopravvivere.