BUFERA STAMINALI / E’ bufera a carattere internazionale sulla questione staminali e metodo stamina. La nostra nazione è sotto le critiche del mondo scientifico internazionale, come si evince anche dalla famosissima rivista scientifica Nature. Su di essa una foto ritrae una donna in protesta a seno nudo, con lo slogan «sì vita, sì Stamina». Nello specifico, il trafiletto sulla rivista illustra il caso italiano in maniera estremamente critica e scettica.La scienza internazionale attualmente sta studiando e valutando il modo migliore per gestire le staminali e le cure che ne derivano, trovando da una parte consensi, da una parte scetticismo e accuse di scarsa “innovazione medica”. In realtà, però, in sperimentazioni passate non sempre si è avuto il risultato atteso o addirittura si sono sviluppati tumori (sviluppo cellulare incontrollabile) laddove sono state infuse cellule staminali. Non è ancora chiaro come attivarle verso la «specializzazione» che serve e come «fermarle» una volta attivate.
Colpevolizzato anche il ministro della Salute Renato Balduzzi. L’Italia, scrive il giornalista, è l’unico Paese dove una cura la cui efficacia non è mai stata dimostrata ha avuto di fatto un’approvazione ufficiale. L’articolo prosegue così: «I medici che offrono trattamenti basati sulle staminali, la cui efficacia non è comprovata, finiscono per giocare al gatto e al topo con i regolatori della salute pubblica, in qualsiasi Paese». Ma l’Italia fa eccezione, rileva la rivista riferendosi al decreto con il quale il ministro Balduzzi, ha deciso che «un controverso trattamento basato sulle cellule staminali può proseguire in 32 pazienti terminali, nella maggior parte bambini». Una decisione «inaspettata che ha orripilato i ricercatori, secondo i quali il trattamento potrebbe essere pericoloso in quanto non è mai stato rigorosamente testato».