FUKUSHIMA/ Le immagini della catastrofe che colpì il Giappone nel 2011 sono ora state inserite su Google Street View, per volere stesso dei giapponesi, per non far mai dimenticare ciò che il terremoto col relativo tsunami causò. Le immagini rievocano ricordi terribili, di devastazione e di terrore. Le foto parlano probabilmente piu’ di mille parole. Mostrano zone di campagna distrutte, barche scaraventate nell’entroterra e case distrutte in un contesto praticamente senza vita.
Si diffonde così al mondo, tramite la rete, lo scenario di una Fukushima devastata dallo tsunami dell’11 Marzo 2011, che con le sue violentissime onde, distrusse anche gli impianti nucleari, che sono tutt’ora a rischio, e dove i livelli di radioattività sono elevatissimi. A colpire oltre alla devastazione è sicuramente l’assoluta assenza di esseri viventi. Su Street View, siamo abituati ad osservare persone, automobili, insomma, la vita; basti pensare se si “fa un giro” per New York o Tokyo o qualunque altra città. A Fukushima invece, il nulla. Macerie e strade vuote. Dove c’erano scuole e bambini ora c’è una tabula rasa nuclearizzata. La morte della terra e dei suoi abitanti nell’oriente industrializzato, sopraffatto dai moti del pianeta.