Il Parkinson potrebbe arrivare dalla nostra tavola, e soprattutto da frutta e verdura. Questo perchè l’esposizione ad idrocarburi solventi e/o pesticidi vari (ormai diffusissimi nei campi agricoli e frequentemente utilizzati per le colture), provocherebbe un aumento del 60% del rischio di sviluppare negli anni il morbo di Parkinson. A rivelarlo è uno studio italiano, che è stato concluso recentemente e quindi illustrato sulla rivista Neurology. Alla base circa 104 ricerche precedentemente svolte. Gli idrocarburi solventi sono contenuti nel petrolio e suoi derivati presenti nella vita quotidiana, come la benzina, la vernice, le colle e la trielina, mentre i pesticidi comprendono vari composti.

Parkinson: frutta e verdura aumenterebbero rischio, ecco perchè
Il dottor Emanuele Cereda, che ha curato da vicino tale studio, insieme al suo staff, ha dunque approfondito il legame tra l’esposizione a pesticidi, insetticidi, solventi ecc., ed il rischio di sviluppare la malattia sopra citata – con particolare attenzione rivolta proprio a coloro che lavorano a stretto in contatto con tali componenti. «Non abbiamo studiato se il tipo di esposizione, come per esempio se il composto è stato inalato o assorbito attraverso la pelle e il metodo di applicazione, come la lubrificazione o la miscelazione, abbia influenzato il rischio di Parkinson – ha dichiarato il dottor Cereda – Tuttavia, il nostro studio suggerisce che il rischio aumenta in maniera dose-risposta così come il tempo di esposizione a questi di sostanze chimiche aumenta».