Margherita Hack si è spenta oggi 29 Giugno 2013, all’età di 91 anni.
Margherita Hack / Si è spenta nella giornata odierna una grandissima persona e personalità del Mondo scientifico, Margherita Hack. Ci lascia indubbiamente una delle figure più prestigiose e limpide della sfera scientifica nazionale e internazionale, da sempre in prima fila per i diritti delle donne e per la laicità dello Stato. Donna apprezzata anche per la sua schiettezza, il suo essere diretta oltre che naturalmente per la sua enorme preparazione culturale. Una Donna in grado di unire scienza e saggezza.
Attività scientifica: È stata professoressa ordinaria di astronomia all’Università di Trieste dal 1964 al 1º novembre 1992 anno nel quale fu collocata “fuori ruolo” per anzianità e la sua Cattedra fu messa a concorso. È stata la prima donna italiana a dirigere l’Osservatorio Astronomico di Trieste dal 1964 al1987, portandolo a rinomanza internazionale. Membro delle più prestigiose società fisiche e astronomiche, Margherita Hack è stata anche direttore del Dipartimento di Astronomia dell’Università di Trieste dal 1985 al 1991 e dal 1994 al 1997. È stata un membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei (socio nazionale nella classe di scienze fisiche matematiche e naturali; categoria seconda: astronomia, geodesia, geofisica e applicazioni; sezione A: Astronomia e applicazioni). Ha lavorato presso numerosi osservatori americani ed europei ed è stata per lungo tempo membro dei gruppi di lavoro dell’ESA e dellaNASA. In Italia, con un’intensa opera di promozione ha ottenuto che la comunità astronomica italiana espandesse la sua attività nell’utilizzo di vari satelliti giungendo ad un livello di rinomanza internazionale. Margherita Hack nel 1978 fondò la rivista bimensile L’Astronomia il cui primo numero vide la luce nel novembre del 1979. In segno di apprezzamento per il suo importante contributo, le è stato anche intitolato l’asteroide 8558 Hack. Ha ottenuto la Cittadinanza onoraria dei comuni di Castelbellino, di Medicina e di San Casciano in val di Pesa.
La salutiamo con dei brevi aforismi che l’hanno resa celebre:
Nella nostra galassia ci sono quattrocento miliardi di stelle, e nell’universo ci sono più di cento miliardi di galassie. Pensare di essere unici è molto improbabile.
Intervista dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, 2001Fin dall’antichità l’umanità si è posta la domanda sull’esistenza di altre vite: sin dai tempi di Epicuro, di Plutarco, di Lucrezio Caro. Oggi possiamo dire perlomeno che esistono pianeti extrasolari: la loro esistenza è una condizione necessaria – anche se non sufficiente – per l’esistenza di altre forme di vita.
Credo che scienza e fede operino su due piani completamente diversi: la scienza si basa sull’esperimento, sull’osservazione e sull’interpretazione dei fatti tramite le conoscenze della fisica, quindi si basa sulla ragione. La fede è invece, per l’appunto, un atto di fede: la fede uno ce l’ha o non ce l’ha.