Greggio in mare – Eni, Taranto 8 Luglio 2013. Black out alla raffineria Eni provoca sversamento greggio.
Aggiornamento ore 23.00: In seguito a un black out nella raffineria Eni di Taranto, secondo le ultime notizie causato dalla caduta di un fulmine sull’impianto, durante il temporale che ha colpito oggi l’area ionica, un grosso quantitativo di prodotto è stato sversato in mare. Ad affermarlo è il presidente di Peacelink Taranto Alessandro Marescotti. «È accertato – scrive l’ambientalista – dal canale A dell’Eni. Si vede materiale grigiastro semiraffinato in acqua».
L’aria, aggiunge Marescotti, è «irrespirabile per le imbarcazioni che si avvicinano e la Capitaneria di porto mobilitata». I tubi andati in pressione per il black out, secondo Marescotti, hanno liberato liquido che sta inquinando l’acqua del mare a Taranto. Si tratterebbe di una vasta chiazza di idrocarburi. Sono in corso ulteriori indagini per capire l’eventuale rischio di contaminazione significativa delle acque, anche se alcuni esperti affermano che lo sversamento ha una estensione di 80 metri lineari sotto costa con una ampiezza verso largo di 10 metri con moto ondoso che spinge sotto costa e contiene la chiazza. Il materiale, quindi, non si disperde al largo.