Dopo le parole piuttosto forti e molto discusse dell’esperto mondiale Setsuya, che da molti sono state definite fuori luogo e allarmiste, il dirigente italiano dell’ INGV, Paolo Papale ha provato a calmare le acque e a spiegare la situazione attuale relativa al Vesuvio ed al suo rischio di eruzione. Ricordiamo che Setsuya aveva, in occasione della conferenza mondiale sui geoparchi svoltasi a Firenze, affermato “Il Vesuvio erutterà, è sicuro perché è un vulcano attivo, anche se non si può prevedere quando; esistono indicatori dell’imminenza di una eruzione e monitoraggio che possono dare l’allerta, ma può capitare che l’eruzione avvenga nell’arco di ore e non ci sia tempo per l’evacuazione”. (Leggi l’articolo qui)

Eruzione Vesuvio: dichiarazioni INGV dopo le parole di Setsuya
Papale ha invece dichiarato: “Nessun allarmismo in corso, il Vesuvio non lancia al momento segnali che lascino pensare ad una imminente eruzione”. Nakada Setsuya e’ un esperto vulcanologo di fama mondiale serio e competente, che conosce bene le attivita’ italiane in campo vulcanologico e sicuramente non aveva alcuna intenzione di diffondere allarmismi ingiustificati. Che si tratti di un vulcano attivo e’ cosa arcinota ma attualmente nelle nostre reti di sorveglianza non c’e’ nulla che ci faccia pensare ad una imminente eruzione del Vesuvio.
Sul problema evacuazione, ha poi affermato: “I piani di emergenza esistono gia’ e sono in corso ricerche internazionali per definirne ulteriori caratteristiche, alcune finanziate proprio dalla Protezione Civile. Ai Campi Flegrei lo scorso dicembre un team internazionale di vulcanologi ha fornito alla Protezione Civile un documento che ricostruisce gli scenari di pericolosita’ dell’area. Le ricerche in merito, ripeto, sono estremamente intense”