Ora è ufficiale: la sonda americana Voyager 1 lanciata nel 1977 è il primo oggetto umano (vale a dire da noi costruito) a superare i confini del Sistema Solare. La notizia era stata già anticipata e si attendeva la conferma per l’appunto ufficiale, giunta attraverso la comunicazione diffusa dal Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa a Pasadena, da dove viene controllato e monitorato il “longevo” robot cosmico.
La sonda ha superato da poco l’eliopausa, cioè la fascia di “confine” presso il quale il vento solare emesso dal nostro Sole è fermato dal mezzo interstellare, dunque considerato come il confine esterno del nostro sistema solare. Al momento Voyager 1 si trova con tutta probabilità nello spazio interstellare a circa 19 miliardi di km dalla Terra in una regione di transizione al di fuori della bolla solare, dove però alcuni effetti generati dalla nostra stella sono ancora evidenti.

Momento storico: primo oggetto umano supera i confini del sistema solare. Si tratta della sonda Voyager 1, costruita nel lontano ’77
A bordo, Voyager presenta un trasmettitore da 23 Watt di potenza, che invia messaggi sulla Terra. Questo trasmettitore, costruito insieme alla sonda negli anni ’70 è incredibilmente ancora in grado di inviare messaggi, suoni (potremmo dire anche “emozioni” per coloro che li attendono con trepidazione) che, viaggiando alla velocità della luce, impiegano circa 17 minuti per raggiungerci.
“Siamo letteralmente saltati fuori dai nostri posti quando abbiamo visto queste oscillazioni nei dati. Ci hanno mostrato che la navicella era in una regione completamente nuova, paragonabile a quanto previsto nello spazio interstellare, e totalmente diversa da quella della bolla solare,” hanno affermato gli scienziati NASA. “Chiaramente avevamo attraversato l’eliopausa, che rappresenta il lungo confine ipotizzato tra il plasma solare e il plasma interstellare “.