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Prima Decade Gennaio 2014: Prime irruzioni artiche?

28 Dicembre 2013, ore 10:11

Prima Decade Gennaio 2014: Prime irruzioni artiche?  Entro i primi 7-10 giorni del nuovo anno l’Artico potrebbe bussare alla porta del Mediterraneo con risvolti freddi e perturbati.

Prima Decade Gennaio 2014: Prime irruzioni artiche? L’attuale fase d’instabilità indotta dalle correnti Nord Atlantiche ha spezzato l’egemonia dell’alta pressione che ha contrassegnato gran parte del mese che sta terminando. Eppure a fronte delle grandi nevicate sulle Alpi e delle ingenti pioggie cadute in Liguria ed in altre parti d’Italia, la situazione attuale soprattutto dal punto di vista termico è tutt’altro che invernale. Si tratta infatti di una sinottica più tipica di Novembre, quando le temperature al Centro-Sud si mantengono ancora miti.

Nei prossimi giorni non si attendono almeno fino ai primi giorni del nuovo anno rilevanti ondate di maltempo. Avremo si dei passaggi perturbati ma si tratterà di brevi transiti frontali alternati a momentanee riprese della pressione collegate a parziali distensione verso Est dell’Hp azzorriano. Per esempio al miglioramento attuale seguirà un peggioramento moderato al Nord domani, 28 Dicembre, con ulteriori piogge e nevicate; qualche pioggia sparsa attraverserà poi anche il Medio Tirreno e le Isole nella giornata di Domenica 29, mentre le giornate del 30 e del 31 proporranno un nuovo miglioramento; il tutto in un contesto termico abbastanza mite, pur con qualche lieve variazione in concomitanza del passaggio dei fronti perturbati. La stessa cosa si ripeterà tra l’1 ed il 2 Gennaio.

A questo punto dopo l’ennesima pausa (3-4 Gennaio), tra il 5 ed il 10 Gennaio (naturalmente per i dettagli è presto) potrebbe prendere avvio una lunga fase di tempo molto perturbato con contributi d’aria fredda da Nord. Un po’ tutta l’Italia ne resterebbe coinvolta con piogge, temporali e nevicate a quote progressivamente più basse; il crescente apporto di masse d’aria artica indurrebbe un graduale calo della quota neve che scenderebbe a quote di bassa montagna anche al Centro-Sud.  Non ci sarebbero ancora le condizioni per ondate di freddo intenso o di gelo, ma il clima si farebbe comunque decisamente invernale con nevicate rilevanti anche sull’Appennino.

Inoltre quel che emerge dalle corse modellistiche di lungo termine e dall’analisi degli indici NAO ed AO è una tendenza alla ripresa degli scambi meridiani in un contesto tipico della stagione fredda. A ridosso dell’Epifania tra Russia settentrionale e Scandinavia si andrebbe a formare un anticiclone termico, sintomo di un indebolimento del vortice polare. Per contro le depressioni Nord Atlantiche si manterrebbero molto attive con affondi sul Mediterraneo centro-occidentale sempre più marcati. Tra l’altro l’Hp delle Azzorre manifesterebbe una tendenza a mantenersi defilato e periodicamente a meridianizzarsi verso la Groenlandia. In tal modo le perturbazioni Nord Atlantiche si avvarrebbero di apporti di aria artica via via crescenti ed aumenterebbero le possibilità di isolamento di vortici depressionari in sede mediterranea in grado di richiamare ulteriore aria fredda anche dalla Russia e dall’Est Europa (settori dove con i primi giorni del nuovo anno è previsto un deciso raffreddamento).

Tale evoluzione è avvalorata dall’indice AO atteso in calo a riprova di una minore compattezza del vortice polare e di una NAO che tenderà a diminuire per portarsi su valori neutri o debolmente positivi. Insomma ad oggi il gelo intenso resta ancora lontano, ma condizioni di tempo invernale sembrerebbero più probabili già dal 5-6 Gennaio in poi in quanto si profilerebbe una vera e propria svolta stagionale in grado di favorire maggiori precipitazioni al Centro-Sud, temperature e quote neve più basse in generale su tutta l’Italia. Vi terremo aggiornati.

Prima Decade Gennaio 2014: Prime irruzioni artiche?

Prima Decade Gennaio 2014: Prime irruzioni artiche? Crescono le quotazioni dell’Inverno con l’anno nuovo. Fonte: Meteociel.fr