E’ una storia incredibile, a cui si fa davvero stento a crederci, ma assolutamente reale, e riportata da numerose testate giornalistiche negli ultimi giorni. Ian Brooks, età 47 anni, meccanico di Bolton, sarebbe guarito in appena 12 settimane da un linfoma a grandi cellule anaplastico, rara forma di linfoma non Hodgkin (Lnh), che gli aveva causato la formazione e proliferazioni di 70 tumori nel suo corpo.
Dopo diverse opzioni di trattamento fallito, l’uomo aveva poche settimane di vita, almeno secondo le previsioni dei medici. Al signor Brooks, è stato offerto un nuovo farmaco antitumorale, come ultimo tentativo per sconfiggere la malattia o quanto meno placarla. Dopo poche settimane, i medici che lo avevano in cura presso l’ospedale Christie di Manchester sono rimasti esterrafatti quando hanno confrontato le scansioni del corpo dell’uomo e hanno scoperto che erano chiare dove prima c’erano i tumori. Il signor Brooks è stata la prima persona al di fuori fuori degli Stati Uniti a provare il farmaco chiamato Brentiximab Vedotin. Il farmaco risulta essere noto come anticorpo monoclonale, in grado di ricercare le proteine specifiche sulla parte esterna delle cellule tumorali e poi distruggerle dall’interno. Un accaduto che richiama al miracolo, ma che apre invece a nuove concrete strade nella lotta contro alcune tipologie tumorali.
“Storie come questa dimostrano il valore della sperimentazione clinica”, spiega John Radford, ricercatore e direttore del Christie Hospital. “Alcuni pazienti possono beneficiare dei risultati della ricerca che ci permettono di muoverci verso nuovi obiettivi, sviluppando i trattamenti del domani. Mi auguro che siano sempre di più i pazienti che chiederanno di potersi sottoporre a questi trattamenti sperimentali”.
Il linfoma a grandi cellule anaplastico è un Lnh che coinvolge il sistema immunitario e colpisce circa 1.500 persone l’anno. “Ringrazio il Sistema sanitario britannico e l’ospedale”, ha ribadito Brooks. “Non penso sarei qui ora senza quel farmaco. Gli devo la vita”. Dopo la guarigione di Ian, il farmaco è stato adottato come terapia di routine per i pazienti dell’ospedale e oggi i pazienti affetti dalla stessa rara forma di Lnh possono usufruire del medicinale grazie al Cancer Drugs Fund.