Un team di scienziati (francesci e russi) appartenenti al Cnrs francese ha “riscoperto”, dopo approfonditi studi, un virus ritenuto in letargo da circa 30mila anni, ibernato nei ghiacciai della Siberia. A causa del riscaldamento globale e del conseguente scioglimento di ampie porzioni di ghiaccio, il virus si sarebbe risvegliato, a detta degli esperti. Si tratta del Pithovirus sibericum.

Allarme VIRUS gigante: scoperto nei ghiacciai siberiani
Fiorenza Ascenzi, docente di microbiologia generale alla Università Sapienza di Roma, ha rassicurato sul pericolo per l’uomo: “Ovviamente l’ameba non è sopravvissuta al permafrost per 30mila anni ed è estremamente difficile che questo antico virus scoperto possa di nuovo incontrarne e contaminarne una. Per riprendere il proprio ciclo vitale questi microbi devono ritrovare lo stesso ambiente che li può ospitare. Ma anche se ciò succedesse non sarebbe un pericolo per l’uomo, in quanto è molto difficile che questi virus possano fare i “salti di specie” ossia attaccare un’altra razza”.
Il problema, secondo i ricercatori, è nei nuovi virus che stanno riaffiorando a causa dello scioglimento dei ghiacciai, sia al Circolo Polare Artico che Antartico. L’allarme deriva dal fatto che Pithovirus sibericum è il prototipo di una nuova famiglia, la cui struttura genetica e il ciclo di riproduzione sono simili a quelli di altri grandi virus molti dei quali sono pericolosi per l’uomo o gli animali.