L’Italia, si sa, è un paese sismico. Altamente sismico per buona parte del territorio. Spesso si trascura la possibilità del verificarsi di scosse di terremoto in grado di provocare seri danni, e si costruisce in maniera non idonea. Il territorio italiano, oggi, malgrado la crescente edilizia antisismica adoperata negli ultimi decenni, presenta tantissime zone potenzialmente fragili, in caso di scosse di terremoto.
Tempo fa, la Protezione Civile diffuse infatti un Dossier preoccupante. Un risultato di uno studio che mostrava le conseguenze ipotizzate calcolate simulando un sisma di intensità equivalente al massimo storico registrato in ogni località. Di seguito la mappa interattiva: il primo numero riguarda le persone coinvolte, il secondo quelle rimaste senza tetto. Tante città subirebbero crolli diffusi e vi sarebbero numerosi morti, se oggi si ripresentasse una scossa di terremoto intensa. Più di 160 mila a Catania, 111 mila a Messina, 85 mila a Reggio Calabria. 7.000 persone coinvolte anche a Roma e un migliaio a Milano. Dati che non vanno “presi” con allarmismo ma che dovrebbero essere un monito per il rafforzamento o miglioramento sismico delle strutture.