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Isola Vulcano: allarme gas pericolosi in una zona da alto turismo termale

22 Giugno 2015, ore 16:25

L’Isola di Vulcano, nelle Eolie è una realtà turistica importantissima per la Sicilia e la nostra penisola: moltissime le persone che raggiungono questa zona per le proprietà benefiche di fanghi e vapori. Eppure ora questi stessi benefici che attraggono centinaia di migliaia di turisti sono messi in forte discussione.

Come riportato su molte testate giornalistiche, “un gas inodore ed eventualmente letale” si sprigionerebbe dalle acque intorno all’isola, mettendo a rischio i bagnanti. Come scrive Repubblica, la Protezione Civile ha invitato il Comune di Lipari, la Regione Sicilia, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, la Guardia costiera, la Capitaneria di porto e la Prefettura a valutare l’ipotesi di vietare la balneazione. L’allarme è nato dopo che un bambino francese di nove anni si è sentito male lo scorso Aprile, perdendo i sensi all’improvviso mentre giocava sulla spiaggia delle acque calde. Il piccolo non era nella vasca dei fanghi e quel giorno non c’era vento: quello che lo ha avvelenato è stata una “elevatissima concentrazione nell’aria di anidride carbonica”, ha spiegato Repubblica.

La Protezione Civile ha parlato di “situazione di possibile pericolosità connessa con emissioni gassose in mare”, chiedendo l’opportunità di interdire l’accesso all’area e di vietare la balneazione nella spiaggia delle ‘acque calde’. Per il Dipartimento di Protezione civile, “sussistono condizioni di pericolosità per la pubblica incolumità nel tratto di mare dell’isola di Vulcano denominato ‘acque calde’, antistante la cosiddetta ‘vasca dei fanghi’, dove sono presenti numerosi punti di emissione di gas e dove, soprattutto in assenza di vento, possono prodursi, senza nessun preavviso, elevate concentrazioni di gas inodore ed eventualmente letale”

Intanto è intervenuto il sindaco Marco Giorgianni che al momento esclude il divieto di balneazione. “Non intendo sottovalutare alcun allarme – dice – ma non c’è un’escalation. Pubblicizzeremo le condizioni di pericolosità con un’apposita cartellonistica. Ho già chiesto il testo alla Protezione civile”. Naturalmente la notizia sta frenando ora molti turisti spaventati.