Come molti di voi avranno notato, il più famoso social network si è riempito nelle ultime ore e in particolare dalla giornata di Domenica, di foto colorate con le sfumature dell’arcobaleno.
Nel giro di pochissime ore, sono stati circa ventisei milioni le persone che hanno inserito, tramite apposita app che si è diffusa sul Social, un “filtro arcobaleno sull’immagine profilo di facebook”.
Un simbolo per appoggiare i “festeggiamenti” sul sì della Corte Suprema degli Stati Uniti ai matrimoni gay e per schierarsi in un certo qual modo a favore delle coppie omosessuali. Ora però, fa discutere la notizia confermata da alcuni tecnici dello stesso social network che si sia trattato di una pre-studiata campagna virale, ovvero un’indagine di mercato ideata da Mark Zuckerberg e soci per raccogliere una considerevole quantità di informazioni sugli utenti e sul funzionamento delle reti sociali. Dunque gli utenti, inconsapevolmente, hanno contribuito a questa indagine capace di immagazzinare in un certo senso l’orientamento di pensiero dell’utente.
Smentite non ne sono arrivate e dunque è molto probabile che si sia trattato realmente di una campagna mediatica. Alcuni specialisti di comunicazione, come Cesar Hidalgo del MIT e Stacy Blasiola dell’Università dell’Illinois, lo avevano capito subito e avevano scritto che “si tratta di un esperimento di Facebook”.
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