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Ritirata nota bevanda energetica in Italia per presenza arsenico: bufera sulla vicenda

14 Luglio 2015, ore 20:57

Di sostanze ritirate dal commercio ce ne sono tante, ma questa volta la notizia del ritiro di una nota bibita “energetica” fa discutere parecchio e balza agli occhi della cronaca.

 

Stiamo parlando della bibita Monster (Energy drink). Nei giorni scorsi il Ministero della Salute ha ritirato dal mercato molte di queste bibite per via dell’alto contenuto di arsenico inorganico, sostanza fortemente tossica e cancerogena che era contenuta in un additivo (il trisodio citrato, E331) prodotto in Cina. Notizia che fa discutere non solo per il “nome” del prodotto, usato da molte persone e soprattutto praticanti di attività fisica, ma anche perchè si tratta di un ritiro arrivato molto tempo dopo la scoperta del prodotto incriminato.

A quanto si è finora capito, il ritiro – che ha riguardato 4 lotti (“Monster Energy Green, Lotti LE1406D TT:TT e LE1431D TT:TT”, “Monster Energy Absolutely Zero, Lotto LE1419D TT:TT” e “Monster Energy Rehab, Lotto LE1429D TT:TT”) in vendita in Lazio, Lombardia, Puglia, Toscana e Veneto – è scattato con quasi 7 mesi di ritardo perché il sistema di allerta rapido (si fa per dire) europeo evidentemente funziona molto male. Consideriamo che tale sistema dovrebbe avvisare i singoli Stati in “tempo reale” in casi come questo. Ora, naturalmente, l’invito è quello di non consumare eventuali lotti come quelli sopra elencati, in caso di precedente acquisto.

La colpa, secondo il Ministero della Salute, “è da attribuire all’importatore olandese”, per una “inadeguata verifica sulle materie prime importate”, che ha permesso così facendo di far finire il prodotto pericoloso ai successivi importatori, tra cui appunto l’Italia.  L’Olanda ha anche specificato che “la possibilità di rischio per i consumatori non può essere esclusa”: secondo l’associazione dei consumatori Sportello dei diritti, la concentrazione di cui parliamo è 5,5 mg/kg-ppm, rispetto a un limite massimo di 1,0 mg/kg-ppm.